Mese: aprile 2015

Affrontare l’impossibile

Nel 2008 il valore delle case nel Regno Unito era in forte calo. Eppure due settimane dopo che io e mio marito mettemmo sul mercato quella che era stata la nostra casa per 40 anni, un acquirente ci fece una buona offerta e noi accettammo di venderla. In poco tempo, gli operai iniziarono a lavorare nella casa che avevo ereditato e che sarebbe diventata la nostra nuova abitazione. Ma un paio di giorni prima di concludere la vendita della vecchia casa, il compratore si tirò indietro. Eravamo devastati. Eravamo proprietari di due case—una, il cui valore stava calando rapidamente, l’altra, un rudere che non potevamo né usare per viverci, né vendere. Finché non trovammo un nuovo compratore, non avevamo soldi per pagare gli operai. Era una situazione impossibile.

Un Padre che corre

Ogni giorno quel padre allungava il collo per scrutare in fondo alla strada, aspettando il ritorno di suo figlio. E ogni notte andava a letto deluso. Ma un giorno, apparve una sagoma. Un’ombra solitaria si stagliava nel cielo del tramonto. Potrebbe essere mio figlio? Si chiedeva il padre. Poi lo vide bene, e riconobbe quel familiare modo di camminare. Sì, quello dev’essere mio figlio!

Il mondo di Dio

Sapevo che mio figlio desiderava tanto una carta geografica del mondo per il suo compleanno. Dopo aver fatto alcuni acquisti, trovai una colorata mappa dei continenti, che includeva illustrazioni in tutte le regioni. Una bellissima farfalla era disegnata sopra la Papua Nuova Guinea. Sul Cile, le montagne. Il Sudafrica era abbellito da un diamante. Mi piaceva moltissimo, ma riflettevo sulla scritta posta alla base della mappa: Il Nostro Mondo.

Sorpassare i ghepardi

Il magnifico ghepardo africano è conosciuto per la sua capacità di superare i 112 km/h in pochi secondi, ma non riesce a resistere per lunghe distanze. La BBC riportava la notizia di quattro membri di un villaggio nel Kenya nord-orientale che hanno sorpassato due ghepardi, percorrendo 4 miglia (poco più di 6 km) di corsa.

Siamo una comunità

Alla moglie di un pastore fu diagnosticato il morbo di Parkinson. Per la famiglia fu una situazione difficile e molto stressante. Il pastore si chiedeva come potesse prendersi cura della moglie nel modo più appropriato, avendo molte responsabilità nei confronti della famiglia della chiesa. Ma le sue preoccupazioni furono superflue perché diversi membri di chiesa si offrirono volontari per aiutarlo con i pasti e prendendo parte alla cura della moglie.

Le migliori buche da pesca

Qualche mese fa, il mio amico Gus è morto. Gus era un appassionato di pesca alle trote. Di solito, trascorreva i weekend nella sua piccola barca sul lago qui vicino, a caccia di pesci. L’altro giorno ho ricevuto una lettera da sua figlia Heidi. Mi scriveva che stava parlando del paradiso con i suoi nipotini, dato che Gus è tornato a casa in cielo. Suo nipote di 6 anni, anche lui appassionato di pesca, spiegava com’è fatto il paradiso e cosa stesse facendo adesso suo bisnonno Gus: “E’ davvero bellissimo”, diceva sognante, “e Gesù sta facendo vedere al nonno Gus dove sono le migliori buche delle trote”.

Troppo per me

“Dio non permette mai più di quanto possiamo sopportare”, disse qualcuno ad un papà il cui bambino di 5 anni aveva appena perso la sua battaglia contro il cancro. Queste parole, dette nel tentativo di incoraggiarlo, portarono quel papà a deprimersi e a chiedersi perché non riuscisse proprio a reagire in seguito alla morte del bambino. Il dolore era troppo da sopportare, faticava anche a respirare. Sapeva che la sua angoscia era troppo grande per lui e che aveva disperatamente bisogno che Dio lo tenesse stretto a Sé.

Non preoccuparti!

George Burns, attore e umorista americano, disse: “Se tu mi chiedessi: qual è il segreto per vivere a lungo? Io dovrei dirti che dovresti evitare le preoccupazioni, lo stress, le tensioni. E anche se non me lo chiedessi, io te lo direi comunque”. Burns, che arrivò ai 100 anni, amava far ridere la gente e, a quanto pare, applicò a se stesso il consiglio che dava agli altri.

Prima prega

Quando io e mio marito sorvegliamo il momento in cui nostro figlio si esercita al pianoforte, iniziamo sempre chiedendo a Dio di aiutarci. Preghiamo in anticipo perché né io né mio marito sappiamo suonare lo strumento. Insieme, noi tre stiamo imparando sempre più riguardo a misteri della musica come il significato di “staccato” e “legato” e quando usare i tasti neri del pianoforte.