L’attrice inglese Fanny Kemble si trasferì in America all’inizio del 1800 e sposò Pierce Butler, proprietario di una piantagione nel sud del Paese. Fanny amò la sua vita nella piantagione, una vita all’insegna del benessere e della comodità, fino al giorno in cui si rese conto del costo di quel lusso, un prezzo pagato dagli schiavi che lavoravano nella piantagione di suo marito.
Avendo messo per iscritto quali crudeli trattamenti soffrivano spesso gli schiavi, alla fine la Kemble divorziò da suo marito. I suoi scritti circolarono ampiamente tra gli abolizionisti e furono pubblicati nel 1863 con il nome Journal of a Residence on a Georgian Plantation in 1838–1839 (Diario di una Residenza in una piantagione in Georgia, 1838-1839). Data la sua opposizione alla schiavitù, quella che una volta era stata la moglie di uno schiavista, divenne nota come “l’improbabile abolizionista”.
Nel Corpo di Cristo, Dio spesso ci sorprende in modi meravigliosi. Egli usa regolarmente le cose più improbabili —persone e circostanze—per compiere il Suo proposito. Paolo scrisse: “Ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate” (1 Cor 1:27-28).
Questo ci ricorda che Dio, nella Sua grazia, può usare chiunque. Se gli permetteremo di compiere la Sua opera in noi, saremo sorpresi di ciò che può fare tramite noi!