Quando stavo imparando a navigare, dovevo camminare lungo una piattaforma galleggiante molto instabile per raggiungere le piccole barche su cui facevamo le nostre lezioni. Lo odiavo. Non ho un buon senso dell’equilibrio ed ero terrorizzata di cadere tra la piattaforma e la barca, mentre cercavo di salire. Quasi mi arresi. “Tieni gli occhi fissi su di me”, mi diceva l’istruttore. “Io sono qui, se scivoli, ti prendo”. Feci ciò che mi disse e oggi sono la fiera proprietaria di una patente nautica di base!
Cerchi in ogni modo di evitare il rischio? Molti di noi sono riluttanti all’idea di uscire dalla propria “zona di sicurezza”, per paura di sbagliare, essere feriti o fare la figura dello stupido. Ma se permettiamo a questa paura di bloccarci, finiremo per aver paura di qualunque cosa.
La storia dell’avventurosa camminata sulle acque di Pietro e il motivo del suo fallimento sono stati argomento di molte prediche (Mat 14:22-23). Ma non credo di aver mai sentito una predica in cui si parlava del comportamento degli altri discepoli. Secondo me, l’avventura di Pietro fu un successo. Sentiva la paura, ma rispose comunque alla chiamata di Gesù. Forse a fallire non fu lui, ma coloro che non ci provarono nemmeno.
Gesù ha rischiato ogni cosa per noi. Cosa siamo disposti a rischiare per Lui?