Il Coro di St. Olaf in Northfield, Minnesota, è rinomato per la sua bellissima musica. Un motivo di questa eccellenza è il processo di selezione.

I candidati vengono scelti non solo in base alla qualità del loro canto, ma anche in base a come suonano come parte del tutto. Un’altra ragione sta nella decisione di ciascun membro di considerare il coro come priorità: essi si impegnano a rispettare una fitta serie di prove e concerti.

Una delle cose che più mi affascina riguardo a questo coro è ciò che accade durante le prove. Quando uno dei membri commette un errore, tutti alzano la mano. Invece che tentare di nascondere lo sbaglio, cercano di attirare l’attenzione su di esso! Ciò fa in modo che il direttore possa aiutare ciascun corista a imparare le parti difficili e questo aumenta le probabilità di una performance impeccabile.

Penso che fosse questa la comunità che Gesù stava stabilendo quando disse a Nicodemo che Dio aveva mandato Suo Figlio per salvare il mondo e non per condannarlo (Giovanni 3:17). Poco dopo questa conversazione, Gesù incontrò una donna Samaritana presso il pozzo pubblico. La aiutò ad ammettere i propri fallimenti promettendole uno stile di vita migliore in cui lei potesse vivere del Suo perdono (Giovanni 4).

Come membra del corpo di Cristo qui sulla terra, non dovremmo aver paura di ammettere i nostri errori ma, al contrario, dovremmo considerare questa un’opportunità per poter vivere e gioire insieme nel perdono di Dio.