Mese: novembre 2015

Oche e persone difficili

Quando ci trasferimmo nella nostra casa attuale, ero felice delle oche che nidificavano accanto al nostro giardino. Ammiravo il modo in cui si prendevano cura le une delle altre, il loro mettersi in fila precisa nell’acqua e la maestosa V che formavano mentre volavano in cielo. Era una vera gioia osservarle crescere i loro piccoli.

Briciole di tempo

Un amico stava arrivando in città. Era un uomo molto impegnato e il suo programma era fitto; dopo un giorno difficile e molti incontri importanti, riuscì a ricavare una mezzora per una cena veloce con la mia famiglia. Ci rallegrammo della sua visita, ma ricordo che guardai il mio piatto e pensai: “A noi vanno solo le briciole del suo tempo”.

Luci gentili

Wang Xiaoying (si pronuncia Shao-ying) vive in un’area rurale nella provincia cinese di Yunnan. A causa di problemi di salute, suo marito non poteva lavorare nei campi, e quindi la famiglia era in difficoltà. La suocera attribuì alla fede in Dio di Xiaoying questi problemi. Così la maltrattava e le intimava di tornare all’antica fede nei suoi antenati.

Charity Island

Charity Island è la più grande isola nella Baia di Saginaw, nelle acque del Lago Huron, in Michigan. Per molti anni, l’isola ha ospitato un faro per la navigazione e un porto sicuro per chi attraversava queste acque. L’isola ha ricevuto questo nome perché i marinai credevano che si trovasse lì “grazie alla carità di Dio”.

Portare i nostri amici a Gesù

Durante la mia infanzia, una delle malattie più temute era la poliomielite, spesso chiamata “paralisi infantile”, perché colpiva soprattutto i bambini. Prima che fosse scoperto un vaccino a metà degli anni ’50, negli Stati Uniti circa 20,000 persone l’anno erano colpite dalla poliomielite e un migliaio moriva.

Menzionare il Nome

Una chiesa invitò un predicatore a parlare in occasione di un incontro. “Parla di Dio”, gli disse il responsabile del gruppo, “ma lascia fuori Gesù”.

Egli ammaestra le mie mani

Quando l’ex giocatore di NBA David Wood giocava per i Taugrés de Baskonia, io ero con lui in occasione della finale del Campionato spagnolo di Basket. Prima di una partita, lui stava leggendo il Salmo 144:1: “Benedetto sia il SIGNORE, la mia rocca, che addestra le mie mani al combattimento

Preghiere arrabbiate

I vicini di casa probabilmente non sapevano cosa pensare, mentre dalla finestra osservavano ciò che stavo facendo quel giorno d’inverno. Ero in piedi all’uscita del mio garage con una pala da giardino ben salda in mano e picchiavo frenetica e arrabbiata contro un mucchio di ghiaccio che si era formato sotto la grondaia all’angolo. A ogni colpo, mormoravo preghiere simili a queste: “Non posso farcela”. “Non ti puoi aspettare che io faccia questo”. “Non ho la forza per farlo”. Siccome per lavoro mi prendo cura degli altri, ho una lunga lista di responsabilità da gestire: affrontare anche il ghiaccio mi aveva portato al limite. Ne avevo abbastanza!

Il nostro Dio geloso

Nel 2014 una ricercatrice dell’università della California usò un cane di peluche per mostrare che gli animali sono capaci di provare gelosia. La professoressa Christine Harris chiese ad alcuni proprietari di cani di mostrare affetto e attenzione nei confronti di un animale di peluche, in presenza del loro animale domestico. Osservò che i tre quarti dei cani reagirono con evidente invidia. Alcuni tentarono di attirare l’attenzione toccando il padrone o dando leggeri colpetti. Altri cercarono di infilarsi tra il padrone e il peluche. Pochi altri arrivarono al punto da agguantare il loro finto rivale.