Mese: Luglio 2016

Unisciti al grido

Nel mio Paese c’è un gruppo che si incontra regolarmente per pregare per il Ghana e per altri Paesi africani. Quando hanno chiesto al leader Gifty Dadzie perché pregassero così incessantemente per le nazioni, egli ha risposto: “Guardati intorno, ascolta e guarda il notiziario. I nostri Paesi sono nella distretta: guerre, disastri e violenza minacciano di oscurare l’amore che Dio ha per l’umanità e le Sue benedizioni su di noi. Noi crediamo che Dio intervenga nelle questioni delle nazioni, quindi lo lodiamo per le Sue benedizioni e alziamo a Lui il nostro grido perché intervenga”.

Aspettare Dio

Ero seduto con un gruppo di passeggeri su una navetta dell’aeroporto, diretto al volo di coincidenza, quando l’autista ricevette la comunicazione di “restare sul posto”. Sembrava che avremmo perso il nostro volo, e un passeggero reagì. Esplose contro l’autista, insistendo che doveva ignorare l’ordine ricevuto e proseguire, se non voleva “provare l’emozione di una denuncia”. In quel preciso momento un dipendente della compagnia aerea arrivò di corsa portando con sé un portadocumenti. Guardando l’uomo arrabbiato, il dipendente della compagnia aerea alzò il portadocumenti in segno di trionfo. Quando riprese fiato, gli disse: “Ha dimenticato questi! Prima le ho sentito dire di avere un incontro molto importante, penso che abbia bisogno di questi documenti!”

Vieni qui e siediti

Quando ero piccolo, la nostra famiglia andava ogni mese a trovare i nonni materni. Ogni volta che arrivavamo alla porta della loro fattoria, nonna Lester ci salutava con queste parole: “Venite qui a sedervi un po’!” Era il suo modo per dirci di metterci comodi, riposarci e rilassarci.

Fuori al freddo

Disperata la donna chiamò il centro d’assistenza in cui lavoro. Un problema al riscaldamento aveva trasformato la sua casa in affitto in un freezer con i mobili. Presa dal panico, mi chiese come poteva prendersi cura dei suoi figli. Io risposi in fretta, dandole la risposta ufficiale: “Vada in un albergo e mandi il conto al padrone di casa”. Lei riattaccò il telefono, arrabbiata.