Mese: novembre 2016

E se lo facessi tu?

Emily ascoltava mentre un gruppo di amici parlava delle tradizioni di famiglia durante la festa del Ringraziamento. “Ci raccontiamo a vicenda i motivi per cui siamo grati a Dio”, condivise Gary.

Fede e sacrificio

È domenica pomeriggio e sono seduta nel giardino della nostra casa, accanto alla chiesa di cui mio marito è ministro. A tratti, mi giungono i suoni e le melodie di canti in lingua farsi. Infatti la nostra chiesa di Londra ospita una vibrante comunità iraniana: la loro passione per Cristo è di grande esempio per noi, soprattutto quando ci raccontano le loro testimonianze di persecuzione, come quella del fratello maggiore del pastore, ucciso a motivo della sua fede. Questi fedeli credenti seguono le orme del primo martire cristiano, Stefano.

Cielo di notte

Turbato da problemi al lavoro e a casa, Matt decise di fare due passi. L’aria primaverile della sera si faceva sentire. Mentre il cielo infinito si faceva sempre più nero, una fitta coltre di nebbia si posò sul lago di fronte a lui. Le stelle iniziarono a brillare, annunciando il sorgere della luna piena a oriente. Per Matt fu un momento intenso, profondamente spirituale. Lui è qui, pensò. Dio c’è, e ha cura di me.

Amore senza confini

Nel 1900 in Cina durante la Ribellione dei Boxer alcuni missionari intrappolati in una casa a T’ai Yüan-Fu convennero che avevano una sola speranza di sopravvivere: scappare attraverso la folla che chiedeva la loro morte. Con alcune armi in mani, fuggirono dall’imminente pericolo. Tuttavia, Edith Coombs notò che due dei suoi studenti cinesi non erano fuggiti perché feriti, così corse di nuovo verso la casa. Riuscì a salvarne uno ma, tornando indietro per prendere il secondo, inciampò e fu uccisa.

Una facciata

Kerri fa di tutto perché la gente la ammiri. La maggior parte del tempo finge di essere felice, in modo che la gente lo noti e si complimenti con lei per l’attitudine gioiosa. Alcuni la lodano perché è disponibile ad aiutare la gente della comunità. Ma in momenti di onestà Kerri si trova ad ammettere la verità: “Amo il Signore, ma in un certo senso la mia vita è una facciata”. La sua insicurezza è alla base dello sforzo di far sembrare agli occhi degli altri che tutto vada bene, e col passare del tempo non ha più energie per tenere su la facciata.

Il dodicesimo uomo

Sullo stadio di football americano dell’università A&M del Texas è posta una grande insegna con la scritta: “Casa del Dodicesimo Uomo”. Se infatti per ciascuna squadra sono previsti solo undici giocatori in campo, il dodicesimo uomo indica la presenza di migliaia di studenti A&M che restano in piedi durante tutta la partita per sostenere la propria squadra. Questa tradizione risale al 1922 quando l’allenatore chiamò uno studente dagli spalti chiedendogli di vestirsi ed essere pronto a rimpiazzare un giocatore infortunato. Anche se lo studente non entrò in partita, la sua disponibilità e presenza a bordo campo incoraggiarono grandemente la squadra.

Conto veramente?

Sono in fila al supermercato sotto casa e mi guardo intorno. Vedo adolescenti con teste rasate e anelli al naso carichi di snack, un giovane professionista che sta acquistando una bistecca, degli asparagi e patate dolci; una donna anziana con un sacchetto di pesche e fragole. Ma davvero Dio conosce tutti loro per nome? Mi chiedo. Contano veramente per Lui?

Tutti insieme

Mentre Nicholas Taylor stava salendo sul treno a Perth, in Australia, la sua gamba finì incastrata tra il marciapiede e il vagone. Gli addetti alla sicurezza non riuscirono a liberarlo, allora coordinarono lo sforzo di quasi 50 passeggeri che si allinearono lungo il treno e, contando fino a tre, spinsero insieme con forza il vagone. Lavorando all’unisono, riuscirono a far oscillare il vagone quel tanto che bastò per liberare la gamba di Taylor.

Fai molta attenzione

Mentre ero seduto in sala, avevo gli occhi incollati al pastore. La mia postura suggeriva che stavo ascoltando attentamente tutto quello che diceva. Poi all’improvviso intorno a me tutti iniziarono a ridere e a battere le mani. Sorpreso, mi chiesi cosa stesse accadendo. Il predicatore aveva detto qualcosa di divertente, ma non avevo idea di cosa fosse. A dispetto di ogni apparenza, infatti, non stavo ascoltando e con la mente ero da tutt’altra parte.