Il dono dell’accoglienza
Tempo fa abbiamo organizzato una cena in cui gli invitati erano famiglie di cinque nazionalità diverse. È stata una serata memorabile e, anche se non sempre riuscivamo a conversare tutti insieme, ciascuno ha condiviso com’è vivere a Londra quando provieni da un altro Paese. Alla fine della serata, io e mio marito abbiamo concluso che ciò che abbiamo ricevuto era più di quanto avessimo dato: il calore di nuove amicizie e aver imparato cose nuove su culture diverse dalla nostra.
Amore e scarpe vecchie
A volte a me e mia moglie capita che l’uno finisca la frase dell’altro. Dopo più di trent’anni di matrimonio, conosciamo a fondo il modo di pensare e parlare dell’altro. A volte non è neanche necessario finire la frase; una parola o uno sguardo sono sufficienti per esprimere un pensiero.
Due ritratti
Con fierezza, la nonna stringe tra le mani due fotografie incorniciate e le mostra agli amici fuori dalla chiesa. Sulla prima foto c’è la figlia, quando era ancora nel suo Paese natale, il Burundi. La seconda mostra il nipotino, che recentemente sua figlia ha partorito. Ma non è la figlia a tenerlo tra le braccia. Lei è morta nel darlo alla luce.
Uno di noi
Alla cerimonia funebre di Charles Schulz (1922-2000), il creatore delle note strisce dei Peanuts, la sua amica fumettista Cathy Guisewite parlò della sua umanità e compassione. “Ha regalato a tutti noi, al mondo, dei personaggi che sanno esattamente come ci sentiamo e che non ci fanno sentire mai soli. E poi ci ha dato anche se stesso, il fumettista, e con lui non ci siamo mai sentiti soli . . . Ci ha sempre incoraggiato. Ci capiva. Si sentiva uno di noi”.
Il mio tutto
Il giovane Isaac Watts pensava che nella sua chiesa il canto fosse piuttosto triste, così suo padre lo sfidò a creare qualcosa di meglio. Il suo “When I Survey the Wondrous Cross” (“Quando contemplo la croce eccelsa”) è stato definito l’inno più bello mai scritto in lingua inglese, e nel tempo è stato tradotto in moltissime lingue.