La forza di un neonato
La prima volta che l’ho visto, ho pianto. Sembrava un neonato perfetto, addormentato nella sua culla. Ma sapevamo che non si sarebbe mai svegliato. Almeno, non prima di trovarsi tra le braccia di Gesù.
Vivere nell’anonimato
La mia copia logora e sgualcita del saggio di Jane Yolen “Working Up to Anon” (Anonymous) è stata ritagliata dalla rivista The Writer molti anni fa. “Gli scrittori migliori,” affermava l’autrice, “sono coloro che sinceramente, nel profondo del cuore, aspirano all’anonimato. La storia che raccontano è importante, non chi la racconta”.
Chi è Costui?
“Liberate i banchi, lasciate solo la penna e il foglio”. Quando andavo a scuola, queste parole minacciose annunciavano un compito in classe.