“Non glielo voglio dare!” piagnucolava mio figlio più piccolo, affranto all’idea di dover condividere anche uno solo dei suoi molti pezzi del “LEGO”. Sospirai per la sua immaturità, però, ad essere sinceri, questo modo di fare non è solo dei bambini. Quanto spesso anche la mia vita, e quella di tutti noi esseri umani, è marcata da una testarda resistenza ad una generosità sincera e gratuita?
Come credenti in Gesù, siamo chiamati a condividere la nostra vita con gli altri. Rut fece questo con sua suocera, Naomi. Era vedova, Naomi, e non aveva beni: aveva gran poco da offrire a Rut. Eppure Rut legò la sua vita a quella della suocera, giurando che avrebbero proseguito insieme e che nemmeno la morte le avrebbe separate. Disse a Naomi: “Il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio sarà il mio Dio” (Rut 1:6). Generosamente e liberamente condivise la sua vita con quella della matura Naomi, dimostrandole amore e compassione.
Forse condividere così profondamente può sembrarci difficile; eppure, dovremmo ricordare i frutti di una simile generosità. Rut condivise la sua vita con Naomi, ma più avanti partorì un figlio, il nonno del re Davide. Gesù condivise la Sua vita con noi, e poi fu innalzato e ora regna alla destra del Padre in cielo. Se condividiamo generosamente gli uni con gli altri, possiamo star certi che faremo esperienze ancora più grandi!