Mese: febbraio 2019

Mettere da parte e andare avanti

Mi ricordo di un consiglio che una volta mi ha dato un amico che lavora in radio. All’inizio della sua carriera, il mio amico dovette imparare a gestire sia le critiche che gli apprezzamenti, e sentiva che Dio lo chiamava a mettere da parte entrambe. Qual era l’essenza del suo proposito? Impara ciò che puoi dalle critiche e accetta la…

Pregare e crescere

Quando la moglie del mio amico David si ammalò di Alzheimer, i cambiamenti che la malattia comportarono resero David amareggiato. Andò in pensione anticipata per occuparsi di lei; e man mano che lei peggiorava, furono necessarie cure sempre maggiori.

Atmosfera di incoraggiamento

Ogni volta che vado nella palestra vicino casa, mi sento incoraggiato. In quel posto pieno di gente sono circondato da altri che si impegnano a migliorare la propria condizione fisica e forza. Ovunque ci sono cartelli che ricordano che è meglio non giudicare la forma fisica degli altri, mentre è benvenuto ogni complimento e incoraggiamento reciproco.

Atti di gentilezza

“Estera, hai ricevuto un regalo dalla nostra amica Helen!” mi disse mia mamma al ritorno dal lavoro. Quando eravamo piccoli avevamo poco, quindi trovare un regalo nella posta era un po’ come un secondo Natale. Mi sentivo amata, ricordata e valorizzata da Dio grazie a questa meravigliosa donna.

Sprofondare nella Grazia

Alla fine, l’8 gennaio 1964, il diciassettenne Randy Gardner fece qualcosa che non aveva fatto per 11 giorni e 25 minuti: si addormentò. Randy aveva deciso di vincere il record del mondo, restando sveglio più di qualunque essere umano prima di lui. Gardner si era tenuto sveglio bevendo bibite, giocando a basket nel cortile e a bowling: così era andato avanti per una settimana e mezzo. Prima di crollare, il suo senso del gusto, dell’olfatto e dell’udito si erano del tutto affievoliti. Decenni dopo, Gardner soffrì di insonnia grave. È vero che aveva battuto ogni record, ma aveva anche fatto esperienza della cosa più ovvia: dormire è essenziale.

Fuori contesto

Mentre ero in fila per prendere il volo, qualcuno mi toccò la spalla. Mi girai e qualcuno mi salutò calorosamente. “Elisa! Ti ricordi di me? Sono Joan! Nella mia mente passai in rassegna le varie Joan che avevo conosciuto, ma non riuscivo proprio a riconoscerla. Era una mia ex-vicina di casa? Una collega? Niente . . . non lo sapevo.

La battaglia

Mentre i colpi di artiglieria piombavano intorno a lui facendo tremare la terra con i loro whoomp, il giovane soldato implorava con fervore: “Signore, se sopravvivo a tutto questo, andrò a quella scuola biblica come voleva mamma”. Dio onorò la sua preghiera. E così mio padre, sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale, andò al Moody Bible Institute e investì la sua vita nel servizio a Dio.

Essere visti da Dio

Il mio primo paio di occhiali mi aprì letteralmente gli occhi. Sono miope, quindi gli oggetti che sono vicini li vedo ben definiti. Senza gli occhiali, però, ciò che si trova dall’altra parte della stanza è semplicemente sfuocato. All’età di dodici anni, con il mio primo paio di occhiali addosso, era scioccata di riuscire a leggere chiaramente le parole alla lavagna, le piccole foglie in cima agli alberi e, forse ancora più importante, i sorrisi sui volti delle persone.

Prendersi il merito

All’inizio degli anni Sessanta divennero popolari alcuni dipinti che raffiguravano persone o animali con grandi occhi tristi. Alcuni consideravano queste opere di cattivo gusto—perfino pacchiane—ma ad altri piacevano. Quando il marito dell’artista iniziò a promuovere le creazioni di sua moglie, la coppia iniziò a diventare ricca. Ma la firma dell’artista—Margaret Keane—non compariva sulle sue opere. Al contrario, il marito di Margaret presentava le sue opere come se fossero sue; e la donna tacque per ben vent’anni, fino a quando il loro matrimonio finì. Fu necessaria una prova di pittura in un’aula di tribunale per stabilire l’identità del vero artista che aveva realizzato le opere.