Mese: Maggio 2019

Nostalgia di pietra

“Ah, ogni molo è una nostalgia di pietra!” dice un verso dell’Ode Marittima del poeta portoghese Pessoa. Il molo di cui parla Pessoa rappresenta le emozioni che proviamo quando una nave si muove lentamente allontanandosi da noi. L’imbarcazione si sposta ma il molo rimane, un monumento costante per speranze e i sogni, partenze e desideri. Piangiamo per ciò che è perduto, piangiamo per ciò che non riusciamo ad afferrare.

L’amore non smetterà

Dopo aver compiuto diciannove anni, e molto prima che io possedessi un cercapersone o un cellulare, mi trasferii a più di mille chilometri di distanza dalla mamma. Una mattina—ero uscita presto per fare delle commissioni—dimenticai di farle la solita telefonata. Più tardi quella sera mi ritrovai due poliziotti davanti alla porta. Mia mamma si era preoccupata perché avevo saltato una delle nostre chiamate; poi aveva provato a telefonare molte volte senza riuscire a prendere la linea, così si era rivolta alle autorità, insistendo perché passassero a controllare. Uno dei poliziotti mi disse quel giorno: “Sa, è una benedizione sapere che l’amore non smetterà di prendersi cura di lei”.

Il Signore provvederà

Durante l’estate, tra la laurea triennale e l’inizio del master, la mia ansia cresceva. Amo avere ogni cosa pianificata a dovere ma l’idea di uscire dallo stato e iniziare un altro corso universitario senza un lavoro mi faceva sentire a disagio. Tuttavia, pochi giorni prima di lasciare il mio lavoro estivo, mi chiesero se volessi continuare a collaborare con loro, anche a distanza. Accettai e sentii una grande pace: Dio aveva davvero cura di me.

Ministro della solitudine

Dopo la morte di suo marito, Betsy ha speso la maggior parte delle sue giornate nel suo appartamento; guarda la TV e prepara il tè per una sola persona. Ma non è sola nella sua solitudine: in Gran Bretagna più di 9 milioni di persone (il 15% della popolazione) afferma di sentirsi solo. Questo ha portato recentemente il governo inglese ad istituire un ministero per la solitudine, con l’incarico di stabilire le cause del fenomeno e elaborare strategie per aiutare.

La migliore strategia

Mentre guardavamo la partita di basket di mia figlia dagli spalti, sentii l’allenatore rivolgere alle ragazze una sola parola: “Doppio!” Immediatamente la loro strategia difensiva cambiò: non marcavano più le loro avversarie una ad una ma a coppia, concentrandosi in particolare sulla giocatrice più alta e pericolosa. E la strategia pagò, perché riuscirono ad impedirle di segnare e alla fine portarono la palla sul lato opposto e fecero canestro.

Ciotola di lacrime

A Boston, Massachusetts, una targa intitolata “Crossing the Bowl of Tears” (attraversando la “ciotola” delle lacrime) ricorda coloro che rischiarono la vita attraversando l’Oceano Atlantico per sfuggire alla terribile carestia irlandese di metà Ottocento. Più di un milione di irlandesi morì di fame, mentre un altro milione abbandonò le proprie case per attraversare l’oceano—mare che poeticamente John Boyle O’Reilly definì “la ciotola delle lacrime”. Spinti dal dolore e dalla fame, questi migranti cercavano speranza in tempi disperati.

Qualcuno che guida

Chi ti viene in mente quando senti la parola mentore? A me viene subito in mente pastore Rich. Fu lui a vedere in me un potenziale e a credere in me quando io stessa non lo facevo. Lui è stato un esempio vivente di come si guida, servendo sempre con umiltà e amore. È grazie a lui se oggi servo Dio facendo da mentore ad altre persone.

Vieni e prendilo!

Sbirciai oltre la recinzione di legno che circonda il nostro giardino. Vedevo persone correre, camminare, fare jogging e passeggiare per i sentieri del parco dietro casa nostra. Lo facevo anch’io quando ero più forte, pensai. E una nuvola di amarezza coprì il mio cuore.

Piccolo ma significante

La giornata era iniziata come tutte le altre ma finì in un incubo. Esther (non è il suo vero nome) e diverse centinaia di altre donne erano state rapite dalla loro scuola da un gruppo religioso militante. Un mese dopo tutte erano state rilasciate—eccetto Esther, che rifiutava di rinnegare Cristo. Quando io e il mio amico leggemmo di lei e di altri perseguitati per la loro fede, provammo profonda commozione. Volevamo fare qualcosa, ma cosa?