Atti 2:1-21
Camminando nel mio quartiere, periferia a nord di Londra, posso sentire stralci di conversazione in molte lingue: polacco, giapponese, hindi, croato e italiano, solo per citarne alcuni. Questa varietà sembra un assaggio di paradiso, eppure non riesco a capire cosa stanno dicendo. Quando entro in un Caffè russo o in un negozio polacco e ascolto i diversi accenti e suoni, posso solo immaginare come dev’essere stato il giorno della Pentecoste, quando gente di tante nazioni diverse riuscivano a comprendere ciò che i discepoli stavano dicendo.
Quel giorno, molti pellegrini si riunirono insieme a Gerusalemme per celebrare la festa del raccolto. Lo Spirito Santo era sui credenti in modo che, quando essi parlavano, gli ascoltatori (provenienti da tutto il mondo) riuscivano a comprenderli nella propria lingua (Atti 2:5-6). Che miracolo che questi stranieri provenienti da vari paesi potessero comprendere le lodi a Dio nelle loro lingue! Molti erano incoraggiati a saperne di più su Gesù.
Forse non parliamo o comprendiamo molte lingue, ma sappiamo che lo Spirito ci dona gli strumenti per entrare in contatto con le persone in altri modi. Sorprendentemente, siamo i piedi e le mani di Dio—e anche la Sua bocca—per proseguire la Sua missione. Oggi come possiamo, con l’aiuto dello Spirito, raggiungere qualcuno diverso da noi?