In un’intervista al giornale, Albert Einstein raccontò: “Da bambino sono stato istruito nella Bibbia e nel Talmud. Sono ebreo, ma provo un profondo fascino verso la luminosa figura del Nazareno . . . Nessuno può leggere i Vangeli senza sentire la reale presenza di Gesù: la sua personalità pulsa in ogni parola. Nessun mito è pieno di tanta vita”.

Le Scritture del Nuovo Testamento ci donano l’esempio di un altro conterraneo di Gesù che aveva compreso che c’era qualcosa di speciale in Lui. Quando Gesù chiese ai Suoi discepoli: “Chi dice la gente che sia il Figlio dell’Uomo?” essi risposero che alcuni pensavano fosse Giovanni Battista, altri dicevano che fosse Elia e altri ancora Geremia o uno dei profeti (Mat 16:14). Essere considerato uno dei grandi profeti d’Israele era certamente un complimento, ma Gesù non era alla ricerca di complimenti. Desiderava invece che i discepoli comprendessero e avessero vera fede in Lui. Così pose loro questa domanda: “E voi, chi dite che Io sia?” (v. 15).

La dichiarazione di Pietro esprime profondamente la verità sull’identità di Gesù: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” (v. 16).

Gesù desidera che conosciamo Lui e il Suo immenso amore per noi. Ecco perché ciascuno di noi deve rispondere a questa domanda: “Chi è Gesù per te?”