Mese: Dicembre 2020

Oggi è il giorno

La nostra nipotina Maggie non va ancora a scuola. Un giorno lei e la sua sorellina Katie hanno chiesto diverse coperte e sono uscite in giardino, dove hanno “costruito” una tenda in cui giocare. Erano fuori già da un po’ quando la loro mamma ha sentito Maggie chiamarla.

Tempo da soli con Dio

C’era tanto movimento quella mattina in chiesa. Stavo aiutando con una dozzina di bambini e tutti chiacchieravano e giocavano. C’era talmente tanto fermento nella stanza che per il caldo aprii un po’ la porta. Uno dei bambini vide quel gesto come un’occasione di fuga e così, mentre nessuno guardava, sgaiattolò in silenzio fuori dalla stanza. Gli andai dietro e non fui sorpresa di vedere che stava correndo dritto tra le braccia di suo padre.

Un sigillo

La prima volta che ho conosciuto il mio nuovo amico ho notato che aveva un accento inglese aristocratico e un anello al mignolo. Più avanti ho capito che non si trattava di un semplice anello: vi era inciso sopra lo stemma di famiglia ed era un simbolo della sua storia familiare. Un po’ come un sigillo, forse come il sigillo di cui parlava Aggeo. In questo breve libro dell’Antico Testamento, il profeto Aggeo esorta il popolo di Dio a riprendere la ricostruzione del tempio. Tornati in patria dopo l’esilio, avevano iniziato i lavori ma i loro nemici cercavano in ogni modo di ostacolarli e fermarli. Nel suo messaggio, Aggeo rivolgeva una promessa da parte di Dio anche a Zorobabele, il capo di Guida, rassicurandolo che nel suo ruolo era stato scelto dal Signore, proprio come se fosse un sigillo.

Un amore sicuro

Nel giugno del 2015 la città di Parigi ha rimosso 45 tonnellate di lucchetti dalla ringhiera del ponte pedonale Des Arts. È un gesto romantico diffuso quello di segnare le iniziali dei nomi della coppia su un lucchetto, agganciarlo alla ringhiera, chiudere la sicura e gettare la chiave nella Senna sottostante.

Il potere di semplici parole

Sonore risate provenivano dalla camera d’ospedale in cui si trovava mio padre: c’erano due autisti di camion, un ex-cantante di musica country, un artigiano, due contadine della fattoria dei vicini e io.

Puntuale

A volte scherzando dico che scriverò un libro sulla puntualità. Chi mi conosce sorride, sapendo che spesso sono in ritardo. Mi rendo conto che il mio ritardo è dovuto ad un eccesso di ottimismo, non alla mancanza di buona volontà. In buona fede penso che “stavolta” sarò in grado di fare più cose in meno tempo. Ma non riesco—perché infatti non è possibile—così finisco per dovermi scusare ancora una volta per il mio ritardo.

Gioia per tutti

L’ultimo giorno del convegno degli editori cristiani a Singapore, i 280 partecipanti provenienti da 50 Paesi diversi si sono radunati davanti al piazzale dell’albergo per una foto di gruppo. Dal balcone del secondo piano, il fotografo ha scattato foto da varie angolature prima di annunciare finalmente: “Abbiamo finito!” Dal gruppo qualcuno ha esclamato, con sollievo: “Joy to the world!” Immediatamente qualcuno ha replicato: “The Lord is come”. Altri si sono uniti al canto, e presto l’intero gruppo cantava il famoso canto natalizio con una bellissima armonia. È stato un momento di toccante unità e gioia che non dimenticherò.

Natale in prigione

Il reverendo Martin Niemoller, un noto teologo e pastore tedesco, trascorse quasi otto anni nei campi di concentramento nazisti perché si opponeva apertamente al regime di Hitler. La vigilia di Natale del 1944 pronunciò queste parole ai suoi compagni di prigione a Dachau: “Miei cari amici, questo Natale . . . nel bambino di Betlemme vediamo Colui che è venuto per portare con noi ogni peso che ci opprime . . . Dio stesso ha costruito un ponte che lo collega a noi! La luce dall’alto ci ha visitato!”

Cosa posso dargli?

Un anno il gruppo responsabile per gli addobbi di Natale in chiesa scelse come tema “la lista di Natale”. Invece che decorare la chiesa con i soliti addobbi color oro e argento, decisero di consegnare ad ogni persona un cartoncino rosso o verde. Da un lato dovevano scrivere la lista dei doni che avrebbero voluto ricevere da Gesù, dall’altro ciò che avrebbero voluto donare al vero festeggiato, Gesù.