Quando Dio ci riempie
“Cosa ho fatto?” Pensavo sarebbe stato uno dei periodi più emozionanti della mia vita. Al contrario, stava diventando il più solitario. Avevo appena trovato il mio primo “vero” lavoro dopo l’università, in una città a migliaia di chilometri dal luogo in cui ero cresciuto. Ma l’entusiasmo per quel passo grande era presto svanito. Ero in un piccolo appartamento. Senza mobili. Non conoscevo la città. Non conoscevo nessuno. Il lavoro era interessante, ma la solitudine era deprimente.
Prezioso per Dio
Il suo nome era David, ma molti lo chiamavano semplicemente “il violinista di strada”. David era un uomo di una certa età, scapigliato, e frequentava alcuni posti fissi nella nostra città, suonando serenate ai passanti con il suo violino. In cambio della sua musica, la gente a volte metteva un dollaro nella sua custodia prima di proseguire. Allora David sorrideva e faceva un cenno con la testa, poi continuava a suonare.
Zona Telefono
Uno dei vantaggi dei nostri telefoni cellulari è di poter contattare gli altri in ogni momento. Per contro, spesso la gente parla al telefono o manda messaggi anche mentre è alla guida, rischiando di causare incidenti terribili. Per evitare questi disastri, in molti Paesi del mondo è diventato reato distrarsi alla guida. Negli Stati Uniti, ad esempio, ci sono segnali stradali lungo l’autostrada che ricordano agli autisti che ci sono delle “zone telefono”, luoghi appositi in cui possono fermarsi e parlare o mandare messaggi all’amore della loro vita—in sicurezza.
Non ci spezzeremo
Da buona californiana sono amante del sole, e scappo da tutto ciò che è freddo. In compenso, però, mi piace guardare paesaggi innevati in fotografia. Quindi non ho potuto fare a meno di sorridere quando la mia amica dell’Illinois mi ha inviato una foto del panorama invernale scattata dalla sua finestra. L’ammirazione si è trasformata in tristezza quando ho notato i rami spogli degli alberi, nudi, gravati dal peso della neve e intrappolati nella morsa del ghiaccio.