Così parla il Signore che ti ha fatto: “Non temere . . . Io [ti] ho scelto!” Isaia 44:2

La sera prima, proprio come tutti i sabati sera, ero stato fuori fino a tardi. Appena ventenne, correvo lontano da Dio più che potevo. Ma quella mattina, stranamente, sentii all’improvviso un bisogno urgente di andare in chiesa. La chiesa di cui mio padre era pastore. Mi infilai i miei jeans strappati, la maglietta sbiadita, le mie scarpe slacciate e guidai dall’altra parte della città.

Non ricordo di cosa parlasse il sermone di mio padre, ma non posso dimenticare la sua espressione felice quando mi vide. Con il braccio sulle mie spalle, mi presentò a tutti. “Questo è mio figlio!” dichiarava orgoglioso. La sua gioia era un’immagine per l’amore di Dio per noi—un’immagine che continua a commuovermi dopo decenni.

Il ritratto di Dio come Padre amorevole torna più volte nella Bibbia. In Isaia 44, il profeta interrompe una serie di esortazioni per proclamare il messaggio di Dio che ama come un padre di famiglia: “Ora ascolta . . . Israele, che Io ho scelto! Io . . . spanderò il mio Spirito sulla tua discendenza

e la mia benedizione sui tuoi rampolli” (vv. 1-3). Isaia annotava anche la risposta di quella discendenza. Con fierezza, “l’uno dirà: Io sono del Signore . . . e un altro scriverà sulla sua mano: Del Signore” (v. 5).

Israele, per quanto ribelle, apparteneva a Dio; proprio come io appartenevo al mio padre adottivo. Niente poteva portarlo a smettere di amarmi. L’amore di mio padre mi ha aperto uno spiraglio sull’amore che il Padre Celeste ha per noi.