Tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, una vista familiare accoglieva le navi al loro ingresso nel porto di Savannah, Georgia. Quella vista era Florence Martus, “La Ragazza che saluta”. Per 44 anni, Florence salutò le grandi navi provenienti da tutto il mondo, sventolando un fazzoletto di giorno e una lanterna di notte. Oggi, una statua di Florence e del suo fedele cane si erge nel Morrell Park di Savannah, come saluto permanente alle navi in arrivo.
C’è qualcosa di speciale in un benvenuto caloroso, qualcosa che parla di accoglienza. In Romani 15:7, Paolo esorta i suoi lettori: “Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio”. Mentre Paolo parlava, pensava a come noi seguaci di Cristo ci comportiamo gli uni con gli altri; nei versetti 5-6, infatti, ci sfida a vivere in armonia gli uni con gli altri. La chiave è “di aver tra di voi un medesimo sentimento secondo Cristo Gesù, affinché di un solo animo e d’una stessa bocca glorifichiate Dio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo”.
Accettare i nostri fratelli e sorelle in Cristo dimostra molto più che solo il nostro amore gli uni per gli altri: riflette il grande amore di Colui che ci ha accolti permanentemente nella Sua famiglia.