Riparare o rimpiazzare?
Era il momento di sistemare i telai delle finestre di casa nostra. Così ho raschiato, levigato e applicato lo stucco per il legno, in modo da preparare il telaio per la vernice. Dopo tutti i miei sforzi—tra cui una mano di primer e una di una vernice un po’ troppo costosa—i serramenti avevano un aspetto piuttosto gradevole. Ma non sembrano nuovi. L’unico modo per dare alle finestre un nuovo look sarebbe stato quello di sostituirle.
Le tempeste della vita
Nel libro di Marco leggiamo di una tempesta terribile. I discepoli erano con Gesù su una barca e stavano attraversando il Mar di Galilea. Quando iniziò a scatenarsi una “gran bufera di vento”, i discepoli – e tra di loro c’erano dei pescatori esperti – temettero per la loro vita (4:37-38). Dio forse non si curava di loro? Non erano stati scelti da Gesù e diventati i suoi più intimi amici? Non stavano forse obbedendo a Gesù e al Suo ordine di “passare all’altra riva?” (v.35). Allora perché stavano attraversando un momento di così grande turbolenza?
Non toccare il recinto!
Quando ero piccola, andavo con i miei genitori a trovare la mia bisnonna che viveva vicino a una fattoria. Il suo cortile era circondato da un recinto elettrico, in modo che le mucche del vicino non mangiassero la sua erba. Quando chiesi ai miei genitori se potevo giocare in giardino, mi dissero di sì, ma mi spiegarono che se avessi toccato il recinto avrei subito una forte scarica elettrica.
Su cosa mi concentro?
All’inizio del mese di Settembre del 2011, un incendio boschivo distrusse 600 case intorno e dentro la città di Bastrop, nel centro del Texas. Un paio di settimane dopo, sul giornale Austin American-Statesman, comparve un articolo dal titolo: “Quelli che hanno perso di più, si concentrano ciò che non hanno perso”. L’articolo descriveva come la comunità avesse dato dimostrazione di solidarietà, e chi aveva perso tutto affermava che i vicini, gli amici e la comunità (che tanto avevano aiutato) valevano più di tutto ciò che essi avevano perso.
Hai perso l’occasione
Oggi ho sentito le parole più tristi che si possano ascoltare. Due credenti in Cristo stavano discutendo su un argomento, riguardo al quale avevano opinioni diverse. Il più vecchio dei due sembrava molto soddisfatto di sé mentre brandiva la Scrittura come un’arma, additando l’altro sulle cose che riteneva sbagliate nella sua vita. Il più giovane sembrava stanco della paternale, stanco dell’altra persona, e scoraggiato.
Nascosta nel mio cuore
Mi sto abitando a leggere riviste digitali, e sono contenta di poter salvare così qualche albero. Inoltre, non devo più aspettare che le riviste arrivino per posta. Quello che mi manca delle edizioni cartacee però è la sensazione di passare le dita tra le pagine lucide e poter ritagliare le mie ricette preferite.
Dietro le quinte
Il culmine delle attività di evangelizzazione della nostra chiesa è stato un evento per tutta la città. Quando il gruppo che aveva organizzato e guidato l’evento è salito sul palco—ne faceva parte il nostro gruppo musicale dei giovani, dei consulenti, i responsabili della comunità—tutti noi abbiamo applaudito e mostrato gratitudine per il duro lavoro svolto.
Diventare invisibili
Nel posto in cui vivo, questo è il periodo dell’anno in cui le piante evitano la morte restando sottoterra, in attesa che ci siano di nuovo le condizioni per venire fuori. Prima che arrivi la neve e che il suolo si ghiacci, le piante lasciano cadere i loro fiori e si ritirano in un luogo in cui possano riposare e risparmiare le energie per la fioritura della prossima stagione. Contrariamente a quanto sembri, non sono morte; sono dormienti. Quando la neve si scioglie e il suolo si riscalda, le piante alzano di nuovo i loro capi al cielo, salutando il loro Creatore con i loro colori brillanti e le loro delicate fragranze.
Per questo ho Gesù
Raramente c’è un periodo nella vita senza problemi, ma a volte ce ne sono talmente tanti da avere paura.