Quando imparai a scrivere le lettere dell’alfabeto, la mia maestra di prima elementare insisteva che tenessi la matita in mano in un modo ben preciso. Quando mi guardava, la tenevo nel modo che piaceva a lei. Ma appena si voltava, ostinatamente cambiavo posizione della matita e la mettevo nel modo che mi faceva più comodo.

All’epoca pensavo di essere il segreto vincitore di una battaglia di volontà, e ancora oggi impugno la matita nello stesso modo particolare come allora. Decenni dopo, tuttavia, ho compreso che la mia saggia maestra sapeva che la mia ostinata abitudine si sarebbe trasformata in un modo di scrivere, e che questo mio modo avrebbe stancato prima la mia mano.

I bambini raramente comprendono cosa è meglio per loro. Essi agiscono quasi esclusivamente in base a ciò che vogliono sul momento. Forse il fatto che i “figli di Israele” fossero chiamati a ragione così, nonostante il passaggio da una generazione all’altra, si deve alla loro ostinata insistenza nell’adorare gli idoli delle nazioni intorno a loro, invece che l’unico vero Dio. Le loro azioni facevano adirare molto il Signore perché Lui sapeva ciò che era meglio per loro, e così Egli rimosse la benedizione da loro (Giudici 2:20-22).

Il pastore Rick Warren afferma: “Ubbidienza e ostinatezza sono due lati della stessa medaglia. L’ubbidienza porta alla gioia, l’ostinatezza ci rende miserabili”.

Se uno spirito ribelle ci sta trattenendo dall’ubbidire a Dio, è tempo di cambiare il nostro cuore. Torna al Signore: Egli è pieno di grazia e misericordia.