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Articles by Amy Boucher Pye

Sciogliere la corda

C’è una organizzazione cristiana che ha tra i suoi scopi quello di promuovere la natura risanatrice del perdono. Una delle loro attività prevede una scenetta in cui una persona che ha subito un torto è legata schiena a schiena con una corda alla persona che l’ha ferita. Solo colui che ha subito il male può sciogliere la corda. Non importa quello che fa, quella persona ha qualcuno sulla sua schiena. Senza perdono—senza sciogliere quella corda—non può fuggire.

“Dio ha salvato la mia vita”

Quando Aaron (non è il suo vero nome) aveva 15 anni, iniziò a pregare a Satana: “Avevo la sensazione che ci fosse proprio una collaborazione tra noi”. Aaron iniziò a mentire, a rubare e a manipolare la sua famiglia e i suoi amici. Di notte aveva spesso incubi: “Una mattina mi svegliai e vidi il diavolo all’altro capo del letto. Mi disse che avrei superato gli esami e poi sarei morto”. Eppure, superati gli esami, Aaron era ancora vivo. Aarn iniziò a riflettere: “Cominciai a comprendere che mentiva”.

Attraverso la valle

Hae Woo (non è il suo vero nome) venne imprigionata in un campo di lavoro nella Corea del Nord per aver attraversato il confine con la Cina. Le torture erano continue—racconta—di giorno e di notte, con guardie brutali, lavoro massacrante, poche ore di sonno passate sul pavimento gelido in compagnia di ratti e pidocchi. Ma Dio fu con lei ogni giorno, mostrandole altri prigionieri con i quali stringere amicizia e condividere la sua fede.

Oscurato dalle nuvole

A novembre 2016 ci fu la cosiddetta “Superluna”, ovvero nella sua orbita la luna raggiunse il punto più vicino alla terra degli ultimi 60 anni, mostrandosi più grande e luminosa che mai. Ma dove abitiamo noi quel giorno il cielo era completamente coperto di nuvole. Guardai molte foto scattate da amici in altre zone che riprendevano questa grande luna; a me però non restava che alzare gli occhi al cielo fidandomi del fatto che la superluna fosse dietro quella coltre scura.

Accogliere gli stranieri

Quando i miei amici trascorsero un periodo in Moldavia, uno dei Paesi più poveri d’Europa, furono stupiti dal caloroso benvenuto che ricevettero lì, soprattutto da parte di altri cristiani. Una volta andarono a casa di una coppia molto povera della chiesa, che però aveva preso in affido diversi bambini rimasti soli. La coppia trattò i miei amici con grande onore: offrirono loro del tè e, nonostante le proteste, qualcosa da mangiare. Quando i miei amici lasciarono casa loro, carichi di anguria e altra frutta e verdura, si meravigliarono per l’ospitalità ricevuta.

Sacrificio vivente

La mia prozia aveva un interessante lavoro nella pubblicità e viaggiava molto tra Chicago e New York City. Eppure decise di terminare la sua carriera per amore verso i suoi genitori. Infatti i suoi abitavano in Minnesota e avevano bisogno che qualcuno di occupasse di loro. Entrambi i suoi fratelli erano morti giovani in circostanze tragiche e lei era rimasta l’unica figlia ancora in vita. Per lei, prendersi cura dei suoi genitori era un’espressione sincera della sua fede.

Figlio di Dio per sempre

Mi trovavo in chiesa con i miei genitori e, come era solito, durante il Padre Nostro ci prendemmo tutti per mano. In quel preciso momento, con una mano stretta a quella della mamma e l’altra nella mano di papà, mi colpì un pensiero: sarò per sempre loro figlia. Oggi sono una donna di mezza età, eppure posso ancora essere chiamata “la figlia di Leo e Phyllis”. Riflettevo sul fatto che non sono solo loro figlia, ma sarò anche per sempre figlia di Dio.

Il Messaggero

“Ho un messaggio per te!” Una donna che lavorava alla conferenza alla quale ero presente mi allungò un pezzo di carta. Mi chiesi se c’era da preoccuparsi o meno. Ma quando lessi le parole: “Hai un nipote!” capii che c’era da festeggiare.

Una lettera di Natale

Ogni anno a natale un mio amico scrive una lunga lettera a sua moglie, ricordando gli eventi dell’anno passato e scrivendo i suoi desideri per il futuro. Le dice sempre quanto la ama e perché. Scrive anche una lettera a ciascuna delle sue figlie. Le sue parole d’amore trasformano quelle lettere in un regalo di natale indimenticabile.