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Articles by David C. McCasland

Amore stupendo

Mentre si avvicinava il primo Natale dopo la morte di suo marito, la nostra amica Davidene scrisse una bellissima lettera in cui immaginava come dev’essere stato, in cielo, il momento in cui Gesù nacque qui sulla terra. “Accadde ciò che Dio ha sempre saputo sarebbe successo”, scrisse. “Loro tre erano uno, e Dio ha acconsentito alla frattura della Sua preziosa unità, a causa nostra. In cielo è rimasta l’assenza di Dio il Figlio”.

L’importanza del Come

Mentre frequentavamo la Scuola Biblica, il mio amico Charlie ed io lavoravamo per un negozio di arredamento. Effettuavamo consegne accompagnati da un arredatore di interni: lui parlava con i clienti che avevano acquistato l’arredamento, mentre noi trasportavamo i mobili in casa, facendo spesso diverse rampe di scale. Io e Charlie ci dicevamo che sarebbe stato bello fare il lavoro dell’arredatore, piuttosto che il nostro!

Il vero significato del Natale

Cinquanta anni fa, fu messo in onda per la prima volta in America il programma televisivo Un Natale da Charlie Brown. Alcuni dirigenti dell’emittente televisiva pensarono che sarebbe stato ignorato, altri erano preoccupati che citare la Bibbia avrebbe offeso i telespettatori. Alcuni volevano che l’ideatore, Charles Schulz, omettesse la storia del Natale, ma lui insistette nel lasciarla. Il programma fu un successo immediato ed è stato ritrasmesso ogni anno fin dal 1965.

Il significato del nome

Secondo un articolo del New York Times, in molti Paesi africani i bambini prendono spesso il nome da un visitatore famoso, un evento speciale, o una circostanza significativa per i loro genitori. Quando i medici annunciarono ad una coppia di genitori che non potevano curare la malattia del bimbo appena nato e solo Dio sapeva se sarebbe sopravvissuto, essi chiamarono il bambino Godknows (“Dio sa”, in inglese). Qualcun altro affermò di essere stato chiamato Enough (“Abbastanza”, in inglese), perché sua madre aveva avuto 13 figli e lui era l’ultimo! C’è una ragione che spiega il nome di ciascuno di noi e, in alcuni casi, il nome nasconde un significato speciale.

Il fondo

C. S. Lewis e suo fratello maggiore, Warren (Warnie), affrontarono diversi semestri a Wynyard, un collegio inglese maschile. Il preside era un uomo crudele che rendeva la vita insopportabile a tutti. Decadi dopo, Warnie scrisse con sobrio e sagace umorismo: “Adesso ho sessantaquattro anni e qualcosa, e non ho mai dovuto affrontare una situazione in cui non avessi la consolazione che, in ogni caso, non potesse essere peggio che ai tempi di Wynyard”. Molti di noi possono ricordare simili periodi neri e difficili della nostra vita ed essere grati che oggi stiamo molto meglio di allora.

Vincere il premio più importante

In ogni campo della vita, un premio è sinonimo di riconoscimento e successo. Una medaglia d’oro olimpica, un Grammy, un Premio accademico, un Premio Nobel: sono solo alcuni dei premi più prestigiosi. Eppure esiste un premio ben più importante, che tutti noi possiamo ottenere.

Portare i nostri amici a Gesù

Durante la mia infanzia, una delle malattie più temute era la poliomielite, spesso chiamata “paralisi infantile”, perché colpiva soprattutto i bambini. Prima che fosse scoperto un vaccino a metà degli anni ’50, negli Stati Uniti circa 20,000 persone l’anno erano colpite dalla poliomielite e un migliaio moriva.

Su cosa mi concentro?

All’inizio del mese di Settembre del 2011, un incendio boschivo distrusse 600 case intorno e dentro la città di Bastrop, nel centro del Texas. Un paio di settimane dopo, sul giornale Austin American-Statesman, comparve un articolo dal titolo: “Quelli che hanno perso di più, si concentrano ciò che non hanno perso”. L’articolo descriveva come la comunità avesse dato dimostrazione di solidarietà, e chi aveva perso tutto affermava che i vicini, gli amici e la comunità (che tanto avevano aiutato) valevano più di tutto ciò che essi avevano perso.

La direzione di Dio

Un secolo fa, il 41enne Oswald Chambers arrivò in Egitto per servire come cappellano YMCA tra le truppe del Commonwealth britannico, durante la Prima Guerra Mondiale. Era stato assegnato al campo di Zeitoun, sei miglia a nord del Cairo. Durante la sua prima notte lì, il 27 Ottobre 1915, Chambers annotò nel suo diario: “Questa [zona] è un vero deserto. Sono in mezzo alle truppe ed è una gloriosa opportunità per [questi] uomini. Tutto è immensamente diverso da tutto ciò che mi è familiare e resto in attesa, curioso di conoscere ciò che Dio sta pianificando e compirà”.