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Articles by David C. McCasland

Qualcosa che dovrei sapere?

Durante un concerto, il cantautore David Wilcox rispose ad una domanda del pubblico che gli chiedeva come componeva le canzoni. Egli rispose che tre erano gli elementi necessari per questo processo: una stanza tranquilla, una pagina bianca e la domanda: “C’è qualcosa che dovrei sapere?” Questo approccio mi è sembrato meraviglioso, se lo applichiamo ai discepoli di Gesù che desiderano cercare il piano del Signore per le proprie vite ogni giorno.

Promemoria importanti

L’antropologo Anthony Graesch afferma che ciò che si trova all’esterno del frigorifero è indicativo di ciò che è importante per le persone. Svolgendo una ricerca su diverse famiglie, Graesch e i suoi colleghi hanno notato una media di 52 oggetti posizionati sulla porta del frigo, compresi orari scolastici, foto di famiglia, disegni dei bambini e calamite. Graesch chiama il frigorifero un “deposito di ricordi di famiglia”.

Il nostro modo di vivere

Mi sono stupito quando ho sentito citare questo versetto in una versione in lingua moderna della Bibbia: “Dio ha precedentemente preparato per noi [le buone opere] affinché diventino il nostro modo di vivere”. Per risalire alla citazione, ho digitato su Google la frase, scoprendo che molti dei risultati facevano riferimento a cose che la gente avverte come pericoli rispetto al proprio modo di vivere. Tra queste minacce, le più sentite sono i cambiamenti climatici, i terrorismo e le scelte politiche dei governi.

Sconfitta o Vittoria?

Ogni anno il 18 Giugno viene ricordata in Belgio la grande Battaglia di Waterloo. Nel 1815, quel giorno, l’armata francese di Napoleone fu sconfitta da una forza composta da più Stati e comandata dal Duca di Wellington. Da allora la frase “ci vediamo a Waterloo” è diventata proverbiale, e significa “essere sconfitti da qualcuno, o da un problema, troppo difficile per te”.

Forza per lo stanco

Un giorno camminavo nel parco: era una bellissima giornata di sole ma mi sentivo molto abbattuto. Non era una sola cosa ad appesantirmi—sembrava tutto. Poi mi fermai e sedetti su una panchina. Notai una piccola targa con questa incisione: “In memoria di un marito devoto, padre, fratello e amico”. C’erano anche queste parole: “ma quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano” (Isaia 40:31).

Nei nostri panni

Per aiutare il suo staff di giovani architetti a comprendere i bisogni dei futuri abitanti dell’edificio da progettare, David Dillard li ha mandati a “dormire là”. Gli architetti hanno indossato i loro pigiami e hanno trascorso 24 ore in un centro per anziani, nelle stesse condizioni degli ottantenni e novantenni. Avevano tappi nelle orecchie per simulare la perdita dell’udito, le dita delle mani unite col nastro adesivo per comprendere la limitata destrezza manuale, e dovevano scambiarsi gli occhiali per replicare i problemi di vista. Dillard afferma: “Quando mando fuori dei 27enni, il maggior beneficio è che tornano con un cuore dieci volte più grande. Incontrano persone e comprendono le loro difficoltà” (Rodney Brooks, USA Today).

Sempre sotto la Sua cura

L’esperto giornalista Scott Pelley non va mai in viaggio senza i suoi attrezzi essenziali: una radio a onde corte, una macchina fotografica, una valigia indistruttibile, un computer portatile, un telefono, e un localizzatore d’emergenza che funziona ovunque. “Alzi l’antenna, premi due tasti e l’apparecchio manda un segnale a un satellite collegato al Centro Nazionale Oceanico e Atmosferico”, racconta Pelley. “In questo modo sanno chi sei e dove sei. A seconda del Paese in cui ti trovi, decidono se mandare una squadra di soccorso—o no” (AARP The Magazine). Pelley non ha mai dovuto usare il localizzatore, ma lo porta sempre con sé.

Non c’è gioia più grande

Bob e Evon Potter erano una giovane coppia affiatata con tre piccoli figli maschi quando la loro vita prese una nuova e meravigliosa direzione. Nel 1956 ascoltarono una predica di Billy Graham ad Oklahoma City e diedero la loro vita a Cristo. Nel giro di poco tempo, il loro desiderio fu quello di condividere con altre persone la loro fede e la verità di Cristo, così decisero di aprire la loro casa ogni sabato sera agli studenti delle superiori e dell’università che desideravano studiare la Bibbia. Io fui invitato da un amico e divenni un frequentatore abituale di casa Potter.

Più grande della confusione

Un titolo del libro di 2 Samuele, nell’Antico Testamento, potrebbe essere “La vita è una gran confusione!” Ha tutti gli elementi di una serie televisiva. Quando Davide cercò di stabilire il suo regno in Israele, dovette affrontare sfide militari, intrighi politici e tradimenti da parte di amici e parenti. E lo stesso Davide non era certo senza colpe, come mostra la relazione che ebbe con Bat-Sceba (cap. 11-12).