Egli comprende e si prende cura di noi
Quando hanno chiesto ad un uomo se pensava che l’ignoranza e l’apatia fossero i problemi della nostra società, ha risposto con questa battuta: “Non lo so, e non mi interessa”.
Viaggio di fede
Fin dal 1880, data della prima pubblicazione, il romanzo di Lew Wallace, Ben Hur, ha avuto continue ristampe. È stato definito il libro cristiano più influente del diciannovesimo secolo. Ancora oggi, l’intreccio tra la storia vera di Gesù e quella romanzata del giovane nobile Giuda Ben Hur continua ad attrarre molti lettori.
L’ultima parola, la Sua Parola
Dawson Trotman, un dinamico leader cristiano vissuto a metà del secolo scorso e fondatore di The Navigators, sottolineava l’importanza della Bibbia nella vita di ogni cristiano. Trotman concludeva ogni giornata mettendo in pratica questo motto: “L’ultima parola dev’essere la Sua Parola”. Prima di addormentarsi meditava su un versetto o brano imparato a memoria. Poi pregava perché quelle parole potessero portare frutto nella sua vita. Desiderava che le ultime parole di ogni giorno fossero quelle di Dio.
L’invito più importante
Qualche settimana fa, nella mia posta ho trovato diversi inviti. Inviti a frequentare seminari “gratuiti” sulla pensione, sulle assicurazioni o sulla vendita degli immobili sono finiti immediatamente nel cestino. Ma l’invito a partecipare ad una serata per onorare un amico mi ha portato a rispondere immediatamente “Sì, accetto!”. Invito + Desiderio = Accettazione.
Correre e riposare
Il titolo catturò la mia attenzione: “L’importanza dei giorni di riposo per i corridori”. L’articolo, scritto da un ex-corridore di montagna professionista, metteva in evidenza un principio che a volte gli atleti più accaniti dimenticano: dopo l’attività fisica, il corpo ha bisogno di riposare per riprendersi. “A livello psicologico, gli adattamenti che risultano dall’esercizio fisico sono effettivi solo durante il riposo,” affermava l’autore. “Ciò significa che riposare è importante almeno quanto allenarsi”.
Dopo di te
In alcune culture ci si aspetta che la persona più giovane dia a quella più anziana il privilegio di entrare per prima in una stanza. In altre, è la persona più importante o alta in grado ad entrare per prima. Ma al di là delle nostre usanze, certe volte facciamo fatica a permettere agli altri di scegliere per primi, soprattutto quando si tratta di un privilegio nostro per diritto.
Mayday!
Il segnale “Mayday”, usato in tutto il mondo, viene ripetuto tre volte di fila—“Mayday, Mayday, Mayday”—per indicare una situazione di grave emergenza. La parola fu coniata nel 1923 da Frederick Stanley Mockford, un ufficiale radiofonico dell’aeroporto Croydon di Londra. Presso questo scalo, oggi chiuso, una volta arrivavano molti voli da e per l’aeroporto Le Bourget di Parigi. Secondo il National Maritime Museum, Mockford coniò la parola dal termine francese m’aidez, che significa “aiutatemi”.
Uno di noi
Alla cerimonia funebre di Charles Schulz (1922-2000), il creatore delle note strisce dei Peanuts, la sua amica fumettista Cathy Guisewite parlò della sua umanità e compassione. “Ha regalato a tutti noi, al mondo, dei personaggi che sanno esattamente come ci sentiamo e che non ci fanno sentire mai soli. E poi ci ha dato anche se stesso, il fumettista, e con lui non ci siamo mai sentiti soli . . . Ci ha sempre incoraggiato. Ci capiva. Si sentiva uno di noi”.
Pienamente!
Caleb faceva le cose “pienamente”. Lui e Giosuè facevano parte del gruppo dei dodici esploratori che erano andati nella Terra Promessa per raccogliere informazioni da riferire a Mosè e al popolo. Caleb aveva affermato: “Saliamo pure e conquistiamo il paese, perché possiamo riuscirci benissimo” (Num 13:30). Tuttavia, dieci altri esploratori avevano detto che sarebbe stato impossibile. Non considerando le promesse di Dio, essi vedevano solo ostacoli (vv. 31-33).