Quando il Vangelo diventa virale
La Northeastern University di Boston ha avviato un progetto (The Viral Texts Project) per studiare in quale modo i testi a stampa venivano diffusi nell’Ottocento tramite i giornali, i “social media” dell’epoca. Se ad esempio un articolo veniva ristampato più di 50 volte, possiamo considerarlo “virale” per l’epoca industriale. In un suo articolo per la rivista Smithsonian, Britt Peterson riprende un articolo di giornale del diciannovesimo secolo che parlava di come furono giustiziati i discepoli di Gesù a causa della loro fede, notando che l’articolo fu ripreso in almeno 110 pubblicazioni successive.
Il genio della discarica
Noah Purifoy iniziò a comporre opere d’arte con tre tonnellate di detriti recuperati dopo la rivolta di Watts del 1965, a Los Angeles. Dalle ruote rotte di una bicicletta alle palle da bowling, dalle gomme dei camion ai pezzi di televisore danneggiati: con tutti gli oggetti non più utilizzabili, lui e i suoi colleghi crearono sculture moderne che comunicavano un forte messaggio, denunciando una società che trattava spesso le persone come “rifiuti”. Un giornalista definì Purifoy “il genio della discarica”.
Diffonde gioia?
Il libro di una giovane donna giapponese ha venduto più di due milioni di copie. L’autrice, Marie Kondo, consiglia di organizzare al meglio gli spazi liberandosi delle cose inutili. L’intento del suo messaggio è aiutare le persone a liberarsi di ciò che c’è nelle loro case (e nei cassetti) che non è necessario, oggetti che appesantiscono. “Prendi in mano ogni oggetto,” suggerisce l’autrice, “e chiediti: diffonde gioia? Se la risposta è sì, tienilo. Se la risposta è no, dallo via”.
Sempre sotto la Sua cura
Il giorno in cui nostra figlia minore volò da Monaco a Barcellona, io seguivo via web la traccia del suo aereo. Dopo aver digitato sul mio sito preferito il numero del suo volo, lo schermo del mio computer mostrava che l’aereo aveva appena attraversato l’Austria ed era sopra l’Italia settentrionale. Da lì avrebbe sorvolato il Mediterraneo, la costa francese e infine la Spagna, dove l’atterraggio era previsto in perfetto orario. Pare che la sola cosa che non potessi sapere era quando avrebbero servito il pasto a bordo!
Ricostruire
Quando Edward Klee tornò a Berlino dopo molti anni, la città che ricordava con tanto amore non c’era più. Era cambiata in modo drammatico, e anche lui. Scrivendo per la rivista Hemispheres, Klee confessava: “Tornare alla città che una volta hai amato può avere esiti molto contrastanti . . . Può essere una profonda delusione”. Ritornare ai luoghi del nostro passato può portare una sensazione di dolore e perdita. Non siamo più la stessa persona di allora, e neppure quel posto ha lo stesso significato di un tempo.
Non è vana
Un consulente finanziario che conosco dice questa massima riguardo agli investimenti: “Spera per il meglio, ma sii pronto al peggio”. Quasi tutte le decisioni nella vita hanno un risultato incerto. Eppure c’è una strada che possiamo percorrere riguardo alla quale possiamo essere sicuri che, qualunque cosa accadrà, la fatica non sarà vana.
Niente di nascosto
Una ricerca internazionale del 2015 documenta che ci sono 245 milioni di telecamere di sorveglianza in tutto il mondo, e questo numero cresce del 15% ogni anno. Inoltre, milioni di persone catturano ogni giorno con i loro smartphone le immagini più svariate, dalle feste di compleanno alle rapine in banca. Sia che condividiamo questa crescente sorveglianza, sia che denunciamo la difficoltà di difendere la privacy, quel che è certo è che nel nostro mondo ci sono telecamere ovunque.
Il dono perfetto
In molte parti del mondo la settimana dopo Natale è il periodo in cui nei negozi si registra il numero più alto di resi: chi ha ricevuto regali non desiderati cerca di cambiarli con qualcosa che sia gradito. Eppure forse conosci anche tu delle persone che sembrano in grado di fare sempre il regalo perfetto. Come fanno a conoscere così bene i gusti degli altri e indovinare il regalo giusto per ogni occasione? Credo che il segreto non sia avere tanti soldi a disposizione ma saper ascoltare e interessarsi davvero alle passioni degli altri.
Gioia per tutti
L’ultimo giorno del convegno degli editori cristiani a Singapore, i 280 partecipanti provenienti da 50 Paesi diversi si sono radunati davanti al piazzale dell’albergo per una foto di gruppo. Dal balcone del secondo piano, il fotografo ha scattato foto da varie angolature prima di annunciare finalmente: “Abbiamo finito!” Dal gruppo qualcuno ha esclamato, con sollievo: “Joy to the world!” Immediatamente qualcuno ha replicato: “The Lord is come”. Altri si sono uniti al canto, e presto l’intero gruppo cantava il famoso canto natalizio con una bellissima armonia. È stato un momento di toccante unità e gioia che non dimenticherò.