Una strada accidentata
Un amico con cui condivido la passione della pesca mi ha parlato di un lago alpino situato in alta quota, sul versante settentrionale del Monte Jughandle, qui in Idaho. La fama di questo laghetto è dovuta al gran numero di grosse trote che lo popolano. Il mio amico ha preso una matita e un pezzo di un tovagliolo e mi ha disegnato una mappa. Diverse settimane più tardi ho rifornito il mio pick-up e mi sono messo in moto nella direzione del laghetto, seguendo le sue istruzioni.
I due orsi
Alcuni anni fa, mia moglie Carolyn e io abbiamo trascorso alcuni giorni campeggiando sulle pendici del Monte Rainier nello Stato di Washington. Una sera, tornando alla nostra tenda, abbiamo visto in mezzo ad una radura due orsi maschi lottare tra loro. Ci siamo fermati per osservarli.
Fino al limite
C’è una galleria sotterranea di lava a sud di Kuna, Idaho, che è diventata piuttosto famosa. L’unico ingresso, per quanto ne so, è una fenditura profonda che si apre verso l’oscurità sottostante.
Una voce nella notte
Il Salmo 134 ha solo 3 versetti, ma è la prova del fatto che le piccole cose possono nascondere un grande significato. I primi due versetti sono un’esortazione ai sacerdoti che servono nella casa di Dio, notte dopo notte. L’edificio era buio e vuoto; niente d’importante stava accadendo – o almeno così sembrava. Eppure, ecco l’incoraggiamento per questi ministri: “Alzate le vostre mani verso il santuario e benedite il SIGNORE!” (v. 2). Il terzo versetto è una voce che si eleva dalla congregazione, nella notte buia e solitaria: “Il SIGNORE ti benedica da Sion, Egli che ha fatto il cielo e la terra”.
Un passo più vicino
Alcuni anni fa, io e un mio amico andammo a scalare il monte Whitney. Con i suoi 4,421 m di altezza, è la cima più elevata di tutti gli Stati Uniti contigui. Arrivammo al Whitney Portal la sera tardi, srotolammo i nostri sacchi a pelo al campo base e cercammo di dormire un po’ prima di iniziare la nostra scalata alle prime luci del giorno. La scalata sul Whitney non è molto tecnica: si tratta piuttosto di una lunga ed estenuante camminata, quasi 18 km di inesorabile salita.
Le migliori buche da pesca
Qualche mese fa, il mio amico Gus è morto. Gus era un appassionato di pesca alle trote. Di solito, trascorreva i weekend nella sua piccola barca sul lago qui vicino, a caccia di pesci. L’altro giorno ho ricevuto una lettera da sua figlia Heidi. Mi scriveva che stava parlando del paradiso con i suoi nipotini, dato che Gus è tornato a casa in cielo. Suo nipote di 6 anni, anche lui appassionato di pesca, spiegava com’è fatto il paradiso e cosa stesse facendo adesso suo bisnonno Gus: “E’ davvero bellissimo”, diceva sognante, “e Gesù sta facendo vedere al nonno Gus dove sono le migliori buche delle trote”.
Specchi
Quando Mosè raccolse i figli d’Israele per iniziare il lavoro al tabernacolo (Es 35-39), chiamò anche Besaleel, un artigiano molto dotato che doveva occuparsi dell’arredamento. Ci viene detto che ad alcune donne fu chiesto di dare i loro preziosi specchi di bronzo per fabbricare il bacino di bronzo che l’artigiano stava realizzando (38:8). Le donne cedettero i loro specchi per preparare un posto che sarebbe stata la dimora della presenza di Dio.
Un tranquillo riposo
Alcuni anni fa, io e mio figlio Brian ci organizzammo per recapitare, per conto di un amico, alcune attrezzature presso una fattoria situata in un’area remota dell’Idaho. Non ci sono strade in quella zona, almeno non percorribili con il mio camion. Così Ralph, il giovane gestore della fattoria, ci propose di venirci incontro alla fine della strada con un vagone trainato da un paio di muli.