La porta del paradiso
L’artista italiano Lorenzo Ghiberti (1378-1455) trascorse diversi anni a decorare le porte di bronzo del Battistero di Firenze con immagini della vita di Gesù. Questi rilievi bronzei erano talmente toccanti che Michelangelo la definì “la porta del paradiso”.
In volo
Nel suo libro On the Wing (“In volo”), Alan Tennant riporta i risultati della sua osservazione della migrazione del falco pellegrino. Apprezzati per la loro bellezza, la velocità e la forza, questi uccelli straordinari erano i compagni di caccia preferiti di imperatori e nobili. Purtroppo, il largo uso di pesticidi DDT negli anni ’50 ha interferito pesantemente con il loro ciclo riproduttivo e li ha costretti nella lista delle specie a rischio di estinzione.
Charity Island
Charity Island è la più grande isola nella Baia di Saginaw, nelle acque del Lago Huron, in Michigan. Per molti anni, l’isola ha ospitato un faro per la navigazione e un porto sicuro per chi attraversava queste acque. L’isola ha ricevuto questo nome perché i marinai credevano che si trovasse lì “grazie alla carità di Dio”.
La gioia della Tua presenza
Lo scopo ultimo dell’uomo è glorificare Dio e gioire per sempre in Lui”, afferma il Catechismo di Westminster. Gran parte della Scrittura parla di un’attitudine gioiosa e riconoscente, nell’adorazione del Dio vivente. Quando onoriamo Dio, lo celebriamo come la Fonte da cui proviene e scorre ogni bene.
Giocare col fuoco
Quando ero un ragazzo, mia madre mi avvisò di non giocare mai col fuoco. Un giorno però decisi che volevo vedere cosa sarebbe accaduto se lo avessi fatto. Presi una scatola di fiammiferi e un po’ di carta e andai fuori in cortile per fare il mio esperimento. Col cuore che mi batteva forte, mi misi in ginocchio, sfregai il fiammifero e incendiai la carta.
Sentirsi abbandonati
Nel suo libro Le lettere di Berlicche, C. S. Lewis narra di una conversazione immaginaria tra un diavolo anziano e un diavolo giovane, in cui discutono sul modo migliore di tentare un cristiano. I due diavoli desiderano distruggere la fede in Dio del credente. “Non ingannarti,” dice il diavolo più anziano all’apprendista. “La nostra causa è in maggior pericolo soprattutto quando un essere umano . . . si guarda intorno e scorge un universo dal quale ogni traccia di Lui sembra essere svanita, e si chiede perché è stato abbandonato, e tuttavia continua a ubbidire”.
Riflettere la gloria di Dio
L’artista cinese del XII secolo Li Tang disegnava paesaggi arricchiti di persone, uccelli e bufali acquatici. I geniali e sottili schizzi sulla seta che Li Tang tracciava, fanno sì che egli sia considerato un maestro dell’arte cinese del disegno di paesaggi. Per secoli, artisti di tutto il mondo hanno dipinto ciò che essi vedevano nella galleria d’arte di Dio del creato: “I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l’opera delle Sue mani” (Salmo 19:1). La Bibbia ci racconta che la nostra creatività come esseri umani viene dal fatto che siamo stati creati ad immagine del Maestro Creatore (Gen 1:27).
Servizio fedele
Avendo prestato servizio durante la Prima Guerra Mondiale, C . S. Lewis sapeva bene quanto sia duro il servizio militare. Durante la Seconda Guerra Mondiale, in occasione di un discorso pubblico, definì così le difficoltà che un soldato deve affrontare: “L’insieme di tutto ciò che temiamo nelle varie avversità . . . è raccolto nella vita di un soldato impegnato attivamente in guerra. Come la malattia, [la guerra] minaccia dolore e morte. Come la povertà, minaccia sistemazioni precarie, freddo, caldo, sete e fame. Come la schiavitù, minaccia fatica, umiliazione, ingiustizia e regole arbitrarie. Come l’esilio, ti separa da tutto ciò che ami”.
L’impronta digitale di Dio
Lygon Stevens amava arrampicare insieme a suo fratello Nick. Erano entrambi scalatori esperti ed erano già saliti sul Monte McKinley (Denali), la punta più alta degli Stati Uniti. Poi, nel gennaio del 2008, furono travolti da una valanga su una montagna del Colorado: l’incidente ferì Nick e causò la morte della ventenne Lygon. Quando, tempo dopo, Nick trovò il diario di sua sorella, provò profondo conforto: era pieno di riflessioni, preghiere e lodi a Dio. Ad esempio, un giorno aveva annotato: “Sono un’opera d’arte firmata da Dio. Eppure non ha finito con me, anzi, ha appena iniziato… Ho su di me l’impronta digitale di Dio. Non ci sarà mai un’altra persona come me . . . Ho un compito che mi aspetta, un compito che nessuno potrà fare al posto mio”.