A suo tempo
Ieri ho comprato un biglietto aereo per mandare mia figlia maggiore all’università. Mi sorprendo che la tastiera del mio computer funzioni ancora, dati i fiumi di acqua che i miei occhi hanno versato durante l’acquisto del biglietto. Questi diciotto anni di vita quotidiana con lei sono stati una gioia e l’idea che parta mi rattrista. Eppure, non la priverei mai di questa opportunità solo perché temo che mi mancherà. A questo punto della vita, è giusto che si imbarchi in una nuova avventura per scoprire la vita adulta e un nuovo angolo del Paese.
Mostrare i muscoli
Gli appassionati di body-building si sottopongono ad un rigoroso ciclo di allenamenti prima di una gara. Durante i mesi iniziali, cercano di aumentare la massa muscolare e incrementare la loro forza. Quando la gara si avvicina, la loro attenzione si concentra sul perdere ogni residuo di grasso che potrebbe nascondere i muscoli. Poi, negli ultimi giorni prima della competizione consumano meno acqua del normale in modo che i tessuti muscolari siano ancora più visibili. Poiché mangiano e bevono molto poco, i giorni della competizione sono in realtà quelli in cui i body-builder sono più deboli, nonostante sembrino forti.
Imparare a fidarsi
Durante l’adolescenza, ho attraversato la tipica fase di ribellione contro l’autorità di mia madre. Mio padre morì prima che entrassi in quel periodo, così mamma dovette affrontare quegli anni turbolenti senza il suo aiuto.
Cavalcare le rapide
La guida del rafting scortò il nostro gruppo alla riva del fiume: ci fece indossare i giubbotti di salvataggio e ci fornì i remi. Mentre salivamo in barca, ci indicò dove sederci per bilanciare al meglio il peso, in modo da essere stabili durante le rapide. Dopo averci illustrato cosa avremmo visto durante il nostro emozionante viaggio sul fiume, la guida ci spiegò alcune regole che dovevamo seguire al suo comando: eseguire quei comandi avrebbe garantito una guida efficace della barca sull’acqua. Ci assicurò inoltre che, per quanto avremmo avuto momenti di tensione lungo il percorso, il nostro viaggio sarebbe stato eccitante e sicuro.
Superare le sfide
Ci incontravamo ogni mese per raccontarci degli sviluppi dei nostri obiettivi personali. La mia amica Mary voleva rivestire a nuovo le sedie del suo soggiorno prima della fine dell’anno. Durante il nostro incontro di novembre, lei riportò i suoi progressi rispetto al mese precedente: “Ci ho messo dieci mesi e due ore per rivestire le mie sedie”. Dopo dieci mesi in cui non era riuscita a recuperare il materiale necessario e, soprattutto, il tempo per fare una pausa dal suo lavoro e dal suo ruolo di mamma di un bambino piccolo, alla fine per quel lavoretto erano servite un paio di ore solamente.
Il garante
Quando qualcuno con una lunga storia di pagamenti in ritardo vuole ottenere un prestito o un finanziamento, generalmente le aziende sono riluttanti a farsi carico del rischio. Se ha fama di cattivo pagatore, la promessa della persona di ripagare il prestito o restituire ciò che ha preso non è sufficiente per la banca. A questo punto una soluzione potrebbe essere trovare qualcuno che ha fama di essere un buon pagatore e chiedergli di farsi garante per lui, e firmare assieme a lui la pratica. Il firmatario aggiuntivo garantisce, con la sua firma, che la somma ottenuta verrà restituita.
Gestire le critiche
Insieme ad un gruppo di persone sono coinvolta nell’organizzazione di un grande evento annuale. Per undici mesi pianifichiamo tutto nel dettaglio perché l’evento abbia successo. Scegliamo la data e il luogo. Fissiamo il prezzo dei biglietti. Scegliamo con cura fornitori e collaboratori, che si tratti di cibo o dei tecnici del suono. Man mano che l’evento si avvicina, rispondiamo a domande e diamo indicazioni. Dopo il gran giorno, invece, raccogliamo i commenti. Alcuni sono buoni. Altri sono duri da accettare. Il nostro team raccoglie l’entusiasmo e le lamentele dei partecipanti. Il feedback negativo può essere scoraggiante e a volte siamo tentati di lasciar perdere tutto.
Non piaccio a nessuno
Da ragazzina, quando mi sentivo sola, rifiutata o dispiaciuta per me stessa, mia madre a volte cercava di tirarmi su il morale cantando una popolare canzoncina: “Nessuno mi ama, tutti mi odiano. Penso che andrò a mangiare vermi . . .” Dopo essere riuscita a farmi sorridere, mi aiutava a pensare alle tante persone speciali della mia vita e ai molti motivi che avevo di essere grata.
Cambiare prospettiva
Nel mio paese d’origine c’è stato l’inverno più rigido degli ultimi trent’anni. Ho avuto spesso i muscoli indolenziti per le ore trascorse a spalare la neve senza sosta. Quando finalmente tornavo in casa stanca morta, dopo ore di lavoro apparentemente inutili, mentre mi sfilavo gli stivali mi accoglieva il calore del camino e dei miei figli intorno al fuoco. Guardando fuori dalla finestra, al riparo della mia casa, la mia prospettiva del tempo cambiava radicalmente. Invece che vedere solo altro lavoro da fare, potevo godermi l’immagine dei rami ghiacciati e la vasta distesa di neve che copriva di bianco il paesaggio invernale.