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Articles by Lawrence Darmani

Ora vai!

Più di 10,000 evangelisti e responsabili cristiani erano seduti in quell’enorme auditorium ad Amsterdam nel 1986, ascoltando Billy Graham, evangelista noto in tutto il mondo. Anch’io ero seduto là, mentre lui raccontava alcune delle sue esperienze. Poi, con mia sorpresa, disse: “Lasciate che vi dica una cosa: ogni volta che mi trovo davanti ad una congregazione di figli di Dio per predicare, tremo, e le mie ginocchia vacillano!”

Quello è mio!

Il Nilo in Africa si estende per oltre 6650 chilometri e scorre verso settentrione, attraversando diversi Paesi dell’Africa nord-orientale. Si tratta del fiume più lungo del mondo. Durante i secoli, il Nilo ha provveduto al mantenimento e al nutrimento per milioni di cittadini dei Paesi che attraversa. Al momento, l’Etiopia sta costruendo quella che diventerà la più grande diga idroelettrica del mondo, proprio sul Nilo. Sarà una grande risorsa per la zona.

La scelta definitiva

Provenendo da un contesto in cui si veneravano divinità ancestrali, mio padre, ormai novantenne e vicino alla morte, pronunciò questa importante affermazione: “Quando morirò” disse faticosamente, “nessuno dovrà fare altro oltre a quello che farà la chiesa. Nessuna divinazione, nessun sacrificio ancestrale, nessun rituale. Come la mia vita è nelle mani di Gesù Cristo, così dovrà esserlo la mia morte!”.

Un’arma letale

La leggenda della boxe Muhammad Ali usava diverse tattiche sul ring per battere i suoi avversari; una tattica era la provocazione. Nello scontro con George Foreman nel 1974, Ali provocò Foreman: “Forza, picchia più forte! Fammi vedere cosa sai fare, George. Questo non fa male. Pensavo saresti stato più cattivo”. Furioso, Foreman iniziò a picchiare come un matto, e così sprecò le sue energie e la fiducia in se stesso.

Avvicinarsi a Dio

Mi seccava notare che più mi avvicino a Dio nel mio cammino con Lui, più mi sento peccatore. Poi osservai un fenomeno nella stanza, ed ebbi un’illuminazione. Una piccola apertura nella tenda che copre la mia finestra lasciava passare un raggio di luce nella stanza. Quando mi voltai, notai delle particelle di polvere muoversi nel fascio di luce. Senza quel raggio, la stanza sembrava pulita. Eppure la luce rivelava le particelle di polvere che erano presenti.

Ricordare Dio

Dio benedica la nostra patria, Ghana” è la prima riga dell’inno nazionale ghanese. Gli inni nazionali di altri Stati africani includono le seguenti frasi: “O Uganda, che Dio ti protegga!” oppure “Dio benedica la nostra nazione” (Sudafrica) e ancora “O Dio della creazione, dirigi la nostra nobile causa” (Nigeria). Usando gli inni come preghiere, i padri fondatori chiedevano a Dio di benedire le loro terre e la loro gente. Molti inni nazionali in Africa e in altre parti del mondo parlano di Dio come il Creatore e come Colui che provvede. Altri estratti di inni esortano popoli—spesso divisi da barriere etniche, politiche e sociali—alla riconciliazione, al cambiamento, alla speranza.

Dove sei?

I due adolescenti udirono il rumore dell’auto dei genitori e andarono nel panico. Come avrebbero spiegato il disordine in casa? La mattina precedente, il padre aveva dato loro istruzioni chiare prima che lui e la mamma andassero fuori città: nessuna festa, nessun amico con cui far baldoria. Noncuranti, gli amici si presentarono comunque e i due ragazzi permisero loro di restare, ignorando l’avvertimento del padre. Ora la casa era terribilmente sottosopra e i due ragazzi erano brilli e sconvolti. Spaventati, si nascosero.