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Articles by Randy Kilgore

Il potere di semplici parole

Sonore risate provenivano dalla camera d’ospedale in cui si trovava mio padre: c’erano due autisti di camion, un ex-cantante di musica country, un artigiano, due contadine della fattoria dei vicini e io.

Il miglior dono di sempre

In occasione di un ritiro invernale per uomini, uno dei presenti pose questa domanda: “Qual è il miglior regalo di Natale che abbiate mai ricevuto?”

Amore senza confini

Nel 1900 in Cina durante la Ribellione dei Boxer alcuni missionari intrappolati in una casa a T’ai Yüan-Fu convennero che avevano una sola speranza di sopravvivere: scappare attraverso la folla che chiedeva la loro morte. Con alcune armi in mani, fuggirono dall’imminente pericolo. Tuttavia, Edith Coombs notò che due dei suoi studenti cinesi non erano fuggiti perché feriti, così corse di nuovo verso la casa. Riuscì a salvarne uno ma, tornando indietro per prendere il secondo, inciampò e fu uccisa.

Cuori cambiati

L’ultimo giorno della Guerra Civile Americana, l’ufficiale Joshua Chamerlain era al comando dell’esercito unionista. I suoi soldati si allinearono su entrambi i lati della strada che l’esercito confederato—ormai alla resa—doveva percorrere. Una sola parola o un atto belligerante e quella pace a lungo cercata si sarebbe trasformata in una carneficina. Con una mossa brillante, Chamberlain ordinò alle sue truppe di salutare l’esercito sconfitto! Nessun dispetto, nessuna parola offensiva: solo armi alzate in gesto di saluto e spade levate per rendere onore.

Sotto una pioggia di pietre

Mentre alcuni capi religiosi trascinavano una donna adultera da Gesù, non potevano sapere che la stavano portando verso una pioggia di grazia. La loro speranza era di screditare Gesù. Se Lui avesse detto di lasciar andare la donna, potevano accusarlo di infrangere la legge di Mosè. Se l’avesse condannata a morte, la folla che lo seguiva avrebbe smesso di credere al Suo messaggio di misericordia e grazia.

Influenza gentile

Alcuni anni prima che diventasse il 26° presidente americano (1901-1909), Theodore Roosevelt sentì che suo figlio Theodore Jr. era ammalato. Mentre suo figlio si riprendeva, per Roosevelt fu un duro colpo scoprire quale fosse la causa della sua malattia. I dottori infatti gli dissero che il motivo della malattia del figlio era proprio lui. Ted stava soffrendo di un “esaurimento nervoso” perché il padre Theodore lo stava pressando senza tregua perché diventasse un “lottatore”, quell’eroe che lui non era riuscito ad essere durante la propria fragile infanzia. Dopo che ebbe udito questo, Roosevelt padre promise solennemente: “Da oggi in poi non presserò più Ted, né nel corpo né nella mente”.

Distrazioni tattiche

La prima volta che io e mia moglie lavorammo insieme ad un progetto di scrittura fu presto evidente che la mia tendenza a procrastinare sarebbe stato l’ostacolo maggiore. Il suo compito era quello di correggere ciò che scrivevo e aiutarmi a rispettare i tempi; il mio ruolo sembrava essere quello di farla impazzire. La maggior parte del tempo, la sua organizzazione e pazienza superava la mia resistenza alle scadenze e alle direttive.

Aspettare Dio

Ero seduto con un gruppo di passeggeri su una navetta dell’aeroporto, diretto al volo di coincidenza, quando l’autista ricevette la comunicazione di “restare sul posto”. Sembrava che avremmo perso il nostro volo, e un passeggero reagì. Esplose contro l’autista, insistendo che doveva ignorare l’ordine ricevuto e proseguire, se non voleva “provare l’emozione di una denuncia”. In quel preciso momento un dipendente della compagnia aerea arrivò di corsa portando con sé un portadocumenti. Guardando l’uomo arrabbiato, il dipendente della compagnia aerea alzò il portadocumenti in segno di trionfo. Quando riprese fiato, gli disse: “Ha dimenticato questi! Prima le ho sentito dire di avere un incontro molto importante, penso che abbia bisogno di questi documenti!”

Riparazioni

In casa nostra la frase “serve una piccola riparazione” è stata causa di grande frustrazione (per me) e di grande divertimento (per tutta la mia famiglia). Quando io e mia moglie eravamo appena sposati, io cercavo di fare piccole riparazioni in casa—con risultati disastrosi. Una doccia riparata da me funzionava perfettamente, se lo scopo era che l’acqua scorresse all’interno del muro. I miei fiaschi continuarono quando arrivarono i bambini. Ogni volta rassicuravo mia moglie, dicendole: “Cheryl, non ho bisogno delle istruzioni per assemblare questi semplici giochi”. Sbagliato!