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Imparare il linguaggio

Ero in piedi davanti ad un piccolo gruppo di credenti in una chiesa in Giamaica e dissi, col miglior accento possibile: “Wah Gwan, Jamaica?” La loro reazione mi sorprese: iniziarono a sorridere e ad applaudire.

Qualcuno da toccare

Alcuni passeggeri su una metro in Canada sono stati testimoni di una scena molto intensa, prima ricca di tensione, poi di emozione. Hanno osservato una donna di circa 70 anni tendere la mano verso un giovane arrabbiato, che con i suoi insulti e i toni alti intimidiva gli altri passeggeri. La gentilezza della donna ha calmato l’uomo, che si è inginocchiato sul pavimento e ha iniziato a piangere. Ha mormorato: “Grazie, nonna”, si è alzato e si è allontanato. Più tardi la donna ha ammesso che aveva avuto paura. Ma ha anche aggiunto: “Sono una mamma, e lui aveva bisogno che qualcuno lo toccasse”. Forse il buon senso suggeriva di stare a distanza, ma lei ha rischiato. Il rischio dell’amore.

Non ti arrendere

Bob Foster, mio mentore e amico per più di 50 anni, non si è mai arreso con me. La sua costante amicizia e il suo incoraggiamento nei momenti più bui mi hanno aiutato ad andare avanti.

Le piccole cose

La mia amica Gloria mi chiamò con voce emozionata. Da tempo può lasciare casa sua solo per gli appuntamenti con i dottori. Così compresi la sua gioia quando mi disse: “Mio figlio ha appena collegato delle casse al mio computer, così posso andare in chiesa!” Ora poteva ascoltare la funzione e lodare insieme agli altri membri della chiesa. Ripeteva che Dio è buono e che suo figlio le aveva fatto il regalo più bello del mondo.

Il pianoforte rimpicciolito

Per tre anni di fila, mio figlio ha partecipato ad un saggio di pianoforte. L’ultima volta, l’ho osservato salire i gradini e sistemare lo spartito. Dopo aver suonato i suoi due pezzi, si è seduto accanto a me, sussurrando: “Mamma, quest’anno il piano era più piccolo”. Io gli ho risposto: “No, è lo stesso piano dell’anno scorso. Sei tu che sei cresciuto! Stai diventando grande”.

Sempre in ascolto

Papà era un uomo di poche parole. Aveva un problema di udito che risaliva al servizio militare e per questo portava l’apparecchio acustico. Un pomeriggio in cui io e mia madre stavamo parlando già da parecchio tempo—troppo, per i gusti di mio padre—lui scherzando ci disse: “Quando voglio un po’ di pace e silenzio, mi basta fare così”. Alzando entrambe le mani contemporaneamente, spense gli apparecchi nelle sue orecchie, incrociò le mani dietro alla testa, chiuse gli occhi e fece un gran sorriso.

Il dono di donare

Per trasmettere il vero significato del donare, un giorno un pastore sfidò con queste parole la sua chiesa: “Cosa accadrebbe se ci togliessimo davvero le nostre giacche e le donassimo a chi ne ha più bisogno?” Così sfilò la propria giacca e la depose all’ingresso della chiesa. Decine di persone seguirono il suo esempio. Era inverno, così il ritorno a casa non fu molto confortevole quel giorno. Ad altre decine di persone in difficoltà, però, quel gesto portò un po’ di calore nel proprio inverno.

Lasciar andare

Per il nostro anniversario, mio marito ha affittato un tandem (una bici a due posti) per condividere una piccola avventura romantica insieme. Mentre pedalavamo lungo un sentiero, mi resi conto che la persona seduta dietro – io – non vedeva nulla, tranne la schiena di quella davanti. Inoltre il mio manubrio era rigido, non potevo cambiare la direzione della guida. Solo quello del guidatore determinava il movimento delle ruote; il mio serviva unicamente per sostenere il peso del corpo. Avevo due possibilità: o sentirmi frustrata per la mancanza di controllo, o godermi l’avventura fidandomi della guida sicura di Mike.

Meraviglioso profumo

L’autrice Rita Snowden racconta un delizioso aneddoto che risale ad una sosta nel piccolo villaggio di Dover, in Inghilterra. Seduta ad un tavolino fuori da un caffè, sorseggiava una tazza di tè. Si accorse che nell’aria c’era un meraviglioso profumo, così Rita chiese al cameriere da dove provenisse. Lui rispose che erano le persone che le passavano davanti: la maggior parte degli abitanti del villaggio lavorava in una fabbrica di profumi, lì vicino. Camminando verso casa, diffondevano per le strade la fragranza che permeava i loro vestiti.