“Il capitano ha acceso la spia delle cinture di sicurezza, stiamo entrando in un’area di turbolenza. Tornate subito ai vostri posti e allacciate le cinture”. Gli assistenti di volo ci danno questo avviso perché, quando ci sono tempeste, i passeggeri potrebbero cadere o farsi male. Se invece sono allacciati al sicuro sul loro sedile, escono incolumi dalla turbolenza.
La maggior parte del tempo, la vita non ci avverte quando stiamo per entrare in una turbolenza. Ma il nostro Padre amorevole lo sa, e si interessa delle nostre lotte; ci invita a portare a Lui preoccupazioni, ferite e paure. La Scrittura di dice: “Il [nostro] sommo sacerdote . . . è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno” (Ebrei 4:15-16).
Nelle nostre tempeste, andare dal Padre in preghiera è la miglior cosa da fare. L’espressione “trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno” vuol dire che alla Sua presenza siamo “allacciati” nella Sua pace, nonostante le minacce intorno a noi, e possiamo essere certi che Dio è più grande di ogni circostanza! Quando la vita sembra travolgerci, possiamo pregare. Dio ci aiuta nelle nostre turbolenze.