Charles W. Eliot, a lungo presidente dell’Università di Harvard, era convinto che chiunque leggesse con costanza dalla grande letteratura mondiale, anche per pochi minuti al giorno, potesse farsi una buona base culturale. Nel 1920 lavorò ai volumi intitolati The Harvard Classics, contenenti sezioni di storia, scienze, filosofia e arte. Ogni volume includeva una breve guida di Eliot, dal titolo “Quindici minuti al giorno”, in cui raccomandava la lettura di 8-10 pagine ogni giorno, per tutto l’anno.

Cosa accadrebbe se leggessimo ogni giorno la Parola di Dio per quindici minuti? Potremmo dire, col salmista: “Inclina il mio cuore alle Tue testimonianze e non alla cupidigia. Distogli gli occhi miei dal contemplare la vanità e fammi vivere nelle Tue vie” (Salmo 119:36-37).

Quindici minuti al giorno fanno 91 ore in un anno. Tuttavia, qualunque sia il tempo che decidiamo di dedicare alla lettura quotidiana della Bibbia, il segreto è la costanza. La chiave non è la perfezione, ma la continuità giornaliera. Se saltiamo un giorno o una settimana, possiamo ricominciare daccapo. Come ci insegna lo Spirito Santo, la Parola di Dio va dalla nostra mente al nostro cuore, poi dal cuore ai nostri piedi, portandoci dalla comprensione alla trasformazione.

“Insegnami, o Signore, la via dei Tuoi statuti e io la seguirò sino alla fine” (v. 33).