Quando nel 2013 un potente tifone si abbatté sulla città di Tacloban, nelle Filippine, circa 10,000 persone morirono e molti sopravvissuti rimasero senza casa e lavoro. I beni di prima necessità scarseggiavano. Tre mesi dopo, mentre la città lottava ancora per uscire dalla distruzione, un bambino fu partorito sul ciglio di una strada vicino Tacloban, sotto la pioggia torrenziale e il forte vento. Nonostante quel tempaccio riportasse a galla ricordi dolorosi, i residenti si unirono, trovarono un’ostetrica e trasportarono la mamma col neonato in una clinica. Il bambino è sopravvissuto, cresciuto ed è diventato un simbolo della speranza durante un momento di disperazione.
Quaranta anni di oppressione da parte dei Filistei segnò un periodo nero per la storia del popolo di Israele. Durante questo periodo, un angelo informò una donna israelita che avrebbe dato alla luce un figlio speciale (Giudici 13:3). Secondo l’angelo, il bambino sarebbe stato un Nazireo—un uomo separato per Dio—e avrebbe “cominciato a liberare Israele dalle mani dei Filistei” (v.5). Il bambino, Sansone, era un dono di speranza in un momento difficile.
Le difficoltà non si possono evitare, ma Gesù ha il potere di salvarci dalla disperazione. Cristo è nato “per illuminare quelli che giacevano nelle tenebre e nell’ombra della morte, per guidare i nostri passi nella via della pace” (Luca 1:76-79).