Uno dei cassieri della mia banca ha la foto di una Shelby Cobra roadster attaccata sul vetro (la Cobra è un’auto sportivo ad alta prestazione degli anni Sessanta).
Un giorno, mentre sbrigavo dei pagamenti in banca, gli domandai se quella fosse la sua macchina. “No,” mi rispose, “quella è la mia passione, la ragione per cui mi alzo ogni mattina e vado al lavoro. Un giorno ne comprerò una”. Capisco la passione di questo ragazzo. Un mio amico ha una Cobra e una volta l’ho guidata. È un’auto pazzesca! Ma una Cobra, come qualunque altra cosa in questo mondo, non può dare il senso alla nostra vita. Coloro che confidano in qualcosa che non sia Dio “si piegano e cadono,” dice il Salmo 20 (v. 8). La ragione è che siamo stati fatti per Dio e nient’altro può prendere questo posto. È una verità che possiamo riconoscere anche nella vita di ogni giorno. Compriamo una cosa, poi un’altra, pensando che questi beni ci renderanno felici; ma è come se un bambino ricevesse decine di regali di Natale o anche di più. Si finisce poi per domandarsi: “È tutto qui?” Manca sempre qualcosa. Niente di ciò che questo mondo ha da offrire—anche cose molto buone—ci soddisfano pienamente. Certo, c’è del piacere e divertimento, ma la felicità passa in fretta (1 Giovanni 2:17). Al contrario, “Dio non può darci gioia e pace al di fuori di Se stesso,” conclude C. S. Lewis. “Non esiste vera gioia se non quella”.