L’esperto giornalista Scott Pelley non va mai in viaggio senza i suoi attrezzi essenziali: una radio a onde corte, una macchina fotografica, una valigia indistruttibile, un computer portatile, un telefono, e un localizzatore d’emergenza che funziona ovunque. “Alzi l’antenna, premi due tasti e l’apparecchio manda un segnale a un satellite collegato al Centro Nazionale Oceanico e Atmosferico”, racconta Pelley. “In questo modo sanno chi sei e dove sei. A seconda del Paese in cui ti trovi, decidono se mandare una squadra di soccorso—o no” (AARP The Magazine). Pelley non ha mai dovuto usare il localizzatore, ma lo porta sempre con sé.
Se parliamo del nostro rapporto con Dio, non abbiamo bisogno di radio, telefoni o apparecchi d’emergenza. Non importa quanto siano precarie le nostre circostanze, Egli già sa chi siamo e dove siamo. Il salmista esprime questa verità con queste parole: “SIGNORE, Tu mi hai esaminato e mi conosci. Tu . . . conosci a fondo tutte le mie vie” (Salmo 139:1-3). I nostri bisogni non sono mai nascosti a Dio, e siamo sempre sotto la Sua cura.
Oggi possiamo dire con fiducia: “Se prendo le ali dell’alba e vado ad abitare all’estremità del mare,
anche là mi condurrà la Tua mano e mi afferrerà la Tua destra” (vv. 9-10).
Il Signore conosce chi siamo, dove siamo, di cosa abbiamo bisogno. Siamo sempre sotto la Sua cura.